Un piano da tre miliardi di euro per aiutare cittadini ed economia: le misure dureranno dalla proclamazione dell'epidemia, quindi sono retroattive, fino alla fine di maggio, con possibilità di proroga di un mese. Come ha spiegato il premier, Janez Janša, il pacchetto verrà finanziato da voci che non sono quelle classiche del bilancio pubblico. Lo spazio di manovra è limitato dai paletti fissati dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea. La mano invisibile del mercato verrà sostituita da quella visibile dello stato, dice il premier, definendo così l’ampia gamma di misure anticoronavirus che in condizioni normali non verrebbero mai proposte. Il numero delle vittime causate dal Virus in questo momento supera già quelle della guerra d'indipendenza, i problemi in questo momento sono rappresentati dalla mancanza della strumentazione protettiva a disposizione del personale medico-sanitario e lo stato nel quale versano le case di riposo per gli anziani. La vita pubblica si è fermata. Le conseguenze economiche e psicologiche sono visibili a tutti, dice Janša, la proposta che avete sul tavolo, riferendosi ai parlamentari, non è perfetta, è impossibile in un tempo così breve a disposizione preparare una legge perfetta; il pacchetto è solo il prima di una serie che cercheranno di risolvere i problemi di liquidità dell’economia. In tutto saranno tre, spiega Janša, l’ultimo sarà una vera e propria strategia per fare uscire il paese dalla crisi causata dall’epidemia. Tra i banchi dell’opposizione hanno invece detto che il tempo a disposizione per poter esaminare tutto il materiale era veramente poco, Luka Mesec della sinistra ha accusato il Partito Democratico di non aver accolto alcuna proposta, Matjaž Han degli SD, invece ha detto che la legge non prevede alcun sostegno alle comunità locali, dalle file della Lista Marja Šarec ritengono invece che le vittime del virus saranno le aziende e posti di lavoro persi. Robert Pavšič ritiene infatti che ci possiamo attendere una bomba sociale. Secondo Zmago Jelinčič del Partito Nazionale invece i soldi a disposizione sono troppo e l’aggiunta prevista per la crisi che ammonta 200 euro è eccessiva per determinati gruppi sociali. Il maxipacchetto è stato pensato per aiutare le categorie che risentono maggiormente delle conseguenze dell'epidemia. La prima parte del pacchetto si concentra sul miglioramento dello status sociale delle persone, previsto l’esborso di un’aggiunta di solidarietà che riguarda studenti, pensionati, famiglie e singoli disagiati. Previste anche agevolazioni alle imprese, l’esborso di un’aggiunta speciale per le persone particolarmente oberate. I lavoratori autonomi e gli agricoltori avranno diritto a un reddito base mensile. Come ricordiamo tra le nuove proposte annunciate figurano la remunerazione dei dipendenti che lottano contro le epidemie, i sanitari, la protezione civile, le forze dell'ordine, a cui sarebbero destinati aumenti dal 10 al 200 per cento dello stipendio base. Il Premier, inoltre, ha annunciato una riduzione degli stipendi dei funzionari statali del 30 per cento per la durata dell'epidemia. Importante anche la nuova bozza di legge che prevede il finanziamento dei contribuiti dei lavoratori in aspettativa per un periodo di due mesi, con possibilità di proroga. Previsto anche l'esborso di un'aggiunta per la crisi che verrà destinata alle persone che hanno una pensione molto bassa, dovrebbe ammontare dai 50 e fino ai 200 euro.
Dionizij Botter