Per il 2022 è previsto un aumento delle spese pari a 14 miliardi mentre per l'anno successivo a 13,4. Anche il disavanzo, in base alle previsioni del governo, subirà una riduzione graduale a 4,6 per cento del Pil nel 2022 e fino al 2,7 nel 2023. Se si verificherà un trend positivo della crescita economica le entrate potrebbero superare quelle antecedenti alla crisi pandemica e nel 2023 potrebbero essere superiori del 9%, lo ha spiegato il Ministro dell’economia Šircelj. Il deficit atteso per il 2022 è di 2,47 miliardi di euro ovvero il 4,6 per cento del Pil mentre per il 2023 di 1,52 miliardi, ovvero il 2,6 per cento del Pil. Su entrate pari a 11,84 miliardi di euro le uscite previste saranno 13,36, cifra al ribasso rispetto alle previsioni per il 2022. Secondo Andreja Zabret della Lista Marjan Šarec, riprendendo le parole del Ministro Šircelj, ha detto che una riduzione dei consumi verrà determinata dalla minore massa salariale determinata dalla riduzione delle aggiunte covid. Secondo Marko Bandelli della Lista Alenka Bratušek il disavanzo nei prossimi anni sarà superiore alle previsioni del governo; secondo i deputati della Sinistra-Levica, la proposta non è adeguata: “si continua a perseguire una politica fiscale completamente sbagliata” è stato il commento di Nataša Sukič la quale ha parlato di regali fiscali per i più ricchi e di traffici di armi che andranno a prosciugare il bilancio dello stato. Jure Ferjan del Partito democratico, SDS, ha invece detto che la politica degli investimenti proseguirà anche nel 2023: “l proposta di bilancio 2023 guarda alla ripresa, al consolidamento e alla resilienza economica con 2,2 milairdi di euro che verranno messi a disposizione”.
Dionizij Botter