Foto: MMC RTV SLO/Tamara Zupanič Čučnik
Foto: MMC RTV SLO/Tamara Zupanič Čučnik

L'invio congiunto di aiuti dalla Slovenia contribuirà ad alleviare, almeno in parte, le sofferenze della popolazione più vulnerabile in Libano. Jana Lampe, coordinatrice per gli aiuti umanitari internazionali presso la Caritas slovena, ha spiegato che, negli ultimi anni, la crisi economica e finanziaria ha ridotto in povertà milioni di libanesi. Questi non hanno accesso ai beni di prima necessità, all'assistenza sanitaria e a un'istruzione adeguata. Lampe ha visitato il Libano ad aprile. "Durante il viaggio mi hanno raccontato moltissime storie difficili e tristi", ha ricordato, spiegando che oltre alla crisi geo-politica, a pesare ulteriormente sulla situazione nel Paese è stata anche la pandemia di Covid-19, l'esplosione a Beirut - che ospita circa due milioni di profughi dalla Siria - e la guerra in Ucraina. La Caritas, assieme ai partner, invierà nel Paese materiale medico, sanitario ed odontoiatrico destinato a istituzioni che si occupano di donne vittime di violenza domestica, bambini e anziani. Gli aiuti verranno inviati nell'ambito di un progetto umanitario più ampio gestito dalla Caritas libanese e cofinanziato dal Ministero sloveno degli Affari Esteri ed Europei. A prender parte all'iniziativa di carattere umanitario è anche l'Ordine dei medici. "Nonostante siano moltissime le popolazioni bisognose d'aiuto, questa volta abbiamo deciso di sostenere il Libano", ha spiegato la presidente Bojana Beović, sottolineando il crescente interesse dei medici sloveni nell’offrire assistenza ai colleghi delle zone a rischio. Anche in questa occasione hanno partecipato a una serie di video conferenze per rispondere ai quesiti professionali dei colleghi libanesi e raccolto fondi nonché risorse materiali da inviare in Libano. L'ambasciatore e il rappresentante del Ministero Esteri, Edvin Skrt, ha fatto intanto sapere che, negli ultimi cinque anni, la Slovenia ha donato al Paese oltre 3,5 milioni di euro in aiuti umanitari. Lubiana continua comunque a sperare che la situazione in Libano possa al più presto stabilizzarsi, ha ancora sottolineato Skrt.

M.N.