Il confine non è chiuso, ma vista la situazione epidemiologica in Slovenia e anche negli altri paesi i viaggi all’estero sono sconsigliati. Questa la generica risposta del ministero dell’interno ad una serie di nostre precise domande. Non sanno dire nulla di più nemmeno dalla polizia, dove sono in attesa di chiarimenti dall’alto, che potrebbero arrivare nelle prossime ore. Sta di fatto che al momento i valichi sono tutti aperti e non ci sono controlli ai confini secondari. Le Primorske novice, che anch’esse non sono riuscite ad ottenere chiarimenti dal ministero dell’interno, precisano che secondo la protezione civile non ci sono limitazioni per gli abitanti della zona arancione. Al momento soltanto la regione costiero carsica rientra in questa categoria. Ciò vuol dire che i residenti a Pirano, Isola, Capodistria, Ancarano, Sesana, Cosina, Comeno e Divaccia possono continuare, almeno per ora, ad andare a fare la spesa o una passeggiata a Trieste. Cosa che non possono fare invece gli abitanti del resto della Slovenia, che è in zona rossa. Nonostante al momento non ci siano divieti per l’entrata in Italia, i cittadini delle zone rosse non possono lasciare le regioni di residenza e quindi nemmeno varcare la frontiera. Gorizia e Nova Gorica tornano così ad essere divise dal confine e piazza della Transalpina, per i residenti in Slovenia diventa nuovamente una linea invalicabile.
Stefano Lusa