43 infrazioni, 49 denunce all'ispettorato sanitario. È il bilancio fornito dalla polizia dopo la protesta in bicicletta organizzata venerdì a Lubiana e in altre città della Slovenia, tra cui Capodistria, contro il governo e le sue misure restrittive per far fronte alla pandemia. Gli agenti hanno controllato lo svolgimento della manifestazione, per verificare soprattutto il rispetto dei provvedimenti che vietano gli assembramenti sul suolo pubblico. Da segnalare, che dal 30 marzo all'8 maggio la polizia ha preso in esame oltre 2.500 denunce di cittadini relative al divieto di assembramento; le stesse forze dell'ordine durante i controlli hanno accertato 8.167 violazioni del divieto; oltre 5.300 gli ammonimenti, 6.670 gli esposti trasmessi all'ispettorato sanitario. Intanto, tra le reazioni alla protesta di venerdì, quella del premier Janez Janša; "se i provvedimenti fossero stati insufficienti o blandi", cosi Janša, "molte delle persone che hanno aderito all'iniziativa sarebbero ora in ospedale, in quarantena o in autoisolamento". Per il leader di Nuova Slovenia, Matej Tonin, parte dell'opposizione evidentemente strumentalizza le proteste.
E sono 4 i nuovi contagi da coronavirus confermati venerdì in Slovenia, per un totale che arriva a 1454; i test effettuati sono stati 1.176. Da segnalare ancora un decesso, che porta il bilancio a 101. Ancora 43 persone sono ricoverate in ospedale, di cui 10 in terapia intensiva, 3 invece i pazienti dimessi. La giornata di ieri, che ha visto la riapertura di tutti i servizi sanitari di base, compresi gli studi odontoiatrici, che dovranno comunque operare nel massimo rispetto delle disposizioni atte a controllare il diffondersi del coronavirus, è trascorsa abbastanza tranquilla sul fronte dei vacanzieri del weekend. La bellissima giornata, più estiva che primaverile, ha portato molti nella fascia costiera, lo hanno confermato gli incolonnamenti registrati nell'arco della mattinata e del primo pomeriggio, soprattutto sulla strada che dalla circonvallazione di Isola conduce a Strugnano e poi a Portorose e Pirano. Nei quattro comuni costieri, dopo l'appello lanciato venerdì dai sindaci a rispettare i divieti di assembramento, le guardie municipali, la protezione civile e la polizia hanno provveduto a controllare che tutto funzionasse a dovere, in particolare nei parchi, lungomare e spiagge, dove sono stati posti nastri di delimitazione. A Isola, molti i camper, parcheggiati anche in aree non autorizzate.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
Foto: MMC RTV SLO/BoBo