Per ripartire anche in classe, la Slovenia ha riportato gradualmente nelle aule, dal 18 maggio, una buona parte della popolazione scolastica: hanno riaperto le scuole materne e da oggi tutti gli alunni delle elementari, dalla prima alla nona, sono di nuovo tra i banchi. L'insegnamento a distanza prosegue solo alle superiori, dove però nelle settimane scorse erano rientrati, sia pure per poco, gli studenti che devono affrontare gli esami di maturità (ora iniziati da qualche giorno). In tutte le scuole sono previste le misure di protezione anti Covid raccomandate dalle autorità sanitarie, in particolare il distanziamento fisico.
Commenta per noi la scelta di Lubiana il professor Sergio Crasnich, dell'Istituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia:
"La scelta del Ministero è il risultato di decisioni prese, come si ricorderà, già verso la fine di aprile, quando si era stabilito che si sarebbe gradualmente rientrati stante, ovviamente, il miglioramento della curva epidemiologica. Il rientro è necessario anche per permettere una conclusione più regolare e prevedibile dell'anno scolastico.
D'altro canto, considerato che gli epidemiologi ritengono possibile una seconda ondata in autunno, l'esperienza che verrà maturata in queste tre settimane in cui le scuole lavorano a ranghi completi, potrebbe anche servire per testare l'efficacia delle misure di contenimento che sono state stabilite".
Ha fatto parlare di sé il caso di Maribor, dove una classe è stata messa in quarantena dopo che uno degli alunni - asintomatico - è risultato positivo al Coronavirus.
"Penso che dobbiamo affrontare con ragionevolezza situazioni di questo tipo, che inevitabilmente possono verificarsi. Era un caso che poteva essere previsto, le misure che sono state ipotizzate sono create appunto per fare in modo che l'eventuale contagio non si diffonda al di fuori dei gruppi-classe in cui dovessero essere presenti casi di bambini o bammbine che risultano positivi. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sarà importante verificare se misure come l'isolamento della sola classe in cui si verifica il caso di contagio riusciranno comunque a contenerlo. Se così fosse avremmo la prova che i provvedimenti che sono stati ipotizzati hanno una loro efficacia e permettono di garantire una certa serenità anche per l'inizio del prossimo anno scolastico".
Ornella Rossetto