Il capo dello Stato Borut Pahor nel suo discorso solenne ha invitato tutti a mettere da parte comportamenti che alimentano un clima di sfiducia reciproca o incitano all'odio. Non ci meritiamo tutto questo, ne abbiamo già avuto abbastanza in passato, dobbiamo impegnarci a far vincere quello che ci unisce, ha detto il presidente che ha sottolineato come l'indipendenza del paese sia arrivata durante la primavera politica slovena, sulla scia di grandi cambiamenti democratici e senza democrazia non può esserci futuro. Manca l'entusiasmo democratico degli inizi, ha detto Pahor, del rispetto e della fiducia, del dialogo e della collaborazione che contraddistinsero quel periodo.
La Slovenia, solo unita e non divisa, secondo Pahor, può superare qualsiasi ostacolo, come è successo durante l'emergenza coronavirus. Il presidente non ha mancato di rimarcare però come nell'ultimo periodo si stia imponendo una strana e fastidiosa sensazione, che tutti per forza devono schierarsi per gli uni o per gli altri, per o contro il Governo o l'opposizione. Le lacerazioni politiche, secondo Pahor, limitano il dialogo e indeboliscono la collaborazione.
E la divisione c'è stata anche in occasione delle celebrazioni per la Giornata dello Stato; la manifestazione ufficiale è stata disertata dalla Sinistra, dalla Lista Marjan Šarec, dal partito nazionle di Zmago Jelinčič e dalla Lista Alenka Bratušek in polemica con l'esecutivo Janša. Parte dell'opposizione ha invece partecipato alla contro manifestazione promossa sempre a Lubiana dall'Attivo degli operatori culturali insoddisfatti con le politiche messe in atto dal Governo per far fronte ai problemi della cultura in tempo di crisi.
Radunate diverse migliaia di persone, anche molti di coloro che ogni venerdì scendono in piazza contro l'esecutivo. I dimostranti hanno esposto striscioni contro l'esclusione, il fascismo, la limitazione delle organizzazioni non governative e per un mondo migliore. In Piazza Prešeren si sono presentati anche una trentina di gilet gialli per osteggiare la manifestazione indetta dagli operatori culturali. (ld)