Sono migliaia le persone impegnate nelle operazioni di soccorso: vigili del fuoco, effettivi della protezione civile, esercito, polizia, volontari. La preoccupazione principale riguarda l’incolumità delle persone, Centinaia quelle evacuate con difficoltà da aree completamente sommerse da acqua e fango. In molti casi è stato necessario l'utilizzo degli elicotteri e dei gommoni. Quattromila gli evacuati dalla parte vecchia di Celje. Il maltempo ha colpito gran parte del paese, dal Litorale settentrionale all'alta Carniola, Carinzia, Stiria, Bassa Carniola. Črna na Koroškem, già colpita dal maltempo di alcune settimane fa è completamente isolata, stamane unità dell'esercito cercheranno di raggiungerla. Durante la notte evacuato il campeggio alle terme Čatež. Ieri sera è partito per prestare aiuto alle zone alluvionate un convoglio di 19 mezzi dei vigili del fuoco dei comuni costieri. I 63 pompieri tra cui anche numerosi volontari delle associazioni dei vigili del fuoco di Capodistria, Isola e Pirano si uniranno alle squadre provenienti dal Carso, Ilirska Bistrica (Villa del Nevoso) e Postumia per recarsi poi nelle zone più colpite ed offrire tutto il supporto necessario, soprattutto nel pompaggio dell'acqua. Il fiume Sava è straripato in alcuni punti e si sta ingrossando in maniera preoccupante soprattutto nel corso inferiore. Chiuse le quattro centrali idroelettriche, in alcuni punti sono state alzate le barriere che regolamentano il flusso dell'acqua. La centrale nucleare di Krško funziona in maniera stabile, predisposte tutte le necessarie misure di sicurezza. Leggermente migliorata la situazione nell'Alta Carniola, dove purtroppo si sono avute le tre vittime accertate del maltempo in Slovenia. Una donna portata via dall'acqua in provincia di Kamnik e due alpinisti olandesi avventuratisi per un'escursione nonostante il maltempo e uccisi da un fulmine sui monti di Kranj. Resta in vigore l'allerta rossa per gran parte del paese. Anche per la giornata odierna sono previste abbondanti precipitazioni, con conseguente difficoltà per i corsi d'acqua in piena di tornare entro gli argini. Moltissime strade restano ancora chiuse, problemi anche nella rete di comunicazioni, in quanto sono stati abbattuti trasmettitori e ripetitori della telefonia mobile, il che rende problematico seguire la situazione sul terreno. Attivate stazioni radio mobili. Un altro problema è rappresentato dalla mancata disponibilità di acqua potabile. Nelle zone colpite è necessario bollirla prima dell'uso , ma molti comuni sono senza corrente elettrica. Nei negozi scarseggia l'acqua imbottigliata in quanto si è registrato un forte aumento della richiesta. L'appello è di garantirsi le scorte strettamente necessarie. Scattata intanto l'azione di solidarietà per aiutare le popolazioni colpite. Attivati numeri di conto corrente e SMS sui quali possono venir versati i contributi. Si è subito inserito nella campagna il campione di ciclismo Matej Mohorič, che si è appena aggiudicato il Giro di Polonia; ha deciso di devolvere alle popolazioni disastrate l'intero premio in denaro per la vittoria nella corsa.
Delio Dessardo