L'ordinanza sarà pubblicata già domani sulla Gazzetta Ufficiale, dopo la riunione del Consiglio dei ministri in programma domani pomeriggio. Da venerdì a mezzanotte la Croazia verrà quindi retrocessa sulla lista rossa dei paesi più a rischio. La situazione nel vicino paese, ha detto il portavoce del Governo Jelko Kacin, commentando i bollettini sui nuovi contagi quotidiani in Croazia, sta drammaticamente peggiorando. Il Governo sloveno è costretto dai "numeri negativi" a prendere una decisione di questo tipo. Tenendo conto della situazione sempre più precaria non abbiamo avuto altra scelta che richiamare gli sloveni da un paese a rischio. Con ogni probabilità. ha continuato, già oggi è stata superata la soglia dei 40 contagi su 100 mila abitanti che di fatto inserisce Zagabria sull'elenco dei paesi a rischio.
Quanti da venerdì si recheranno in vacanza nel vicino paese, al rientro in Slovenia saranno soggetti al regime di quarantena obbligatoria di 14 giorni, mentre, ha spiegato ancora Kacin, a quanti si trovano già in ferie in Croazia il Governo concederà tempo almeno fino a domenica per rientrare, senza l'obbligo della quarantena. Si terrà conto della situazione al confini, si prevedono lunghe code al rientro- stando a fonti croate sarebbero 160 mila ad oggi gli sloveni in ferie in Croazia - Kacin ha detto che la situazione verrà monitorata anche in accordo con le autorità croate e nel caso verranno prorogati i termpi per il rientro senza quarantena fino a lunedi.
Intanto ieri si sono accertati 37 nuovi casi su 1092 test effettuati. Uno e' stato accertato a Capodistria e un altro a Pirano. Non e' stato registrato nessun nuovo decesso, il bilancio delle vittime resta fermo a 129. Sono 17 le persone ricoverate in ospedale, di cui 3 in terapia intensiva, nessun paziente e' stato dimesso. Al momento, in tutto il paese sono 285 i casi attivi. (ld)