La data è stata scelta per ricordare la notte tra il 2 ed il 3 agosto 1944 nella quale oltre 3mila rom e sinti, soprattutto donne, bambini e anziani, furono sterminati nel lager delle famiglie zingare del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Ad Auscwitz durante la seconda guerra mondiale vennero uccisi 21mila rom provenienti da 14 paesi europei, 71 dal territorio sloveno, altri 6 vennero trucidati in altri campi di sterminio nazisti. Molto paesi decisero di commemorare il Porajmos, l'olocausto dei Rom, e anche su iniziativa del Parlamento Europeo 8 anni fa venne istituita la Giornata mondiale in ricordo delle vittime del genocidio dei rom durante la Seconda guerra mondiale.
In occasione della Giornata le massime cariche delle istituzioni europee in un messaggio rendono omaggio alla memoria delle centinaia di migliaia di vittime Rom e ribadiscono gli sforzi dell'Europa a costruire un'unione dell'uguaglianza, ricordando che la libertà di cui godiamo oggi comporta delle responsabilità e richiede un impegno, perchè l'UE ha il dovere di proteggere le sue minoranze dal razzismo e dalla discriminazione. In Slovenia la ricorrenza viene commemorata con una cerimonia a Maribor. In tema di diritti umani, rispetto delle libertà fondamentali, anche degli appartenenti alla comunità rom, la Slovenia viene spesso bachettata dalle organizzazioni per i diritti umani per non aver ancora risolto la questione abitativa dei rom che vivono negli insediamenti abusivi senza accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici, in tema di diritti umani, dunque, esce oggi, la guida online dedicata alla tematica a cura dell'Istituto di pace. Una piattafroma, in sloveno e inglese, dove vengono raccolti tutti i dati, le normative, le istituzioni che si occupano della questione. (ld)