Nelle ultime tre settimane cinque morti a causa di incidenti in montagna, decine gli interventi che hanno richiesto l'utilizzo dell'elicottero dell’unità specializzata della polizia, assieme alle squadre del soccorso alpino. Una ventina gli interventi la scorsa settimana, la metà circa nei primi giorni della settimana corrente. Nella maggior parte dei casi si tratta di richieste di aiuto da parte di escursionisti in difficoltà per essersi avventurati su percorsi troppo impegnativi, improvvisi malori, fratture e altre ferite a seguito di cadute o per l'improvviso distacco di massi dalle pareti, persone o comitive sorprese dal maltempo, oppure di allarmi scattati dopo che escursionisti non hanno fatto ritorno alla base. Come spiegato dai responsabili della polizia e del soccorso alpino dell'Alta Carniola, si tratta di interventi spesso molto impegnativi, su terreni impervi e pericolosi, che mettono a dura prova le squadre di soccorso sul piano psicofisico e della sicurezza. Qualche giorno fa sulle Alpi di Kamnik, nell'operazione di recupero del corpo di un alpinista morto dopo essere scivolato su un costone roccioso, sono rimasti feriti tre soccorritori, uno in modo grave.
Le autorità rinnovano pertanto l'appello a rispettare regole ben precise; per un'organizzazione delle imprese alpinistiche ed escursionistiche è necessario seguire attentamente le raccomandazioni degli esperti, pianificando tutto con cura, in modo responsabile, essere ben preparati e attrezzati, tenendo conto delle condizioni fisiche dei partecipanti. Inoltre, seguire sempre le previsioni meteo, il tempo infatti, in montagna, tende a cambiare molto velocemente.
Delio Dessardo