Articolato in due parti, il forum accademico, si è soffermato all’ inizio sul principio di autoctonia, concetto su cui è basato l’impianto normativo sloveno in materia di tutela minoritaria. Ed in questo contesto sono state più volte nominate e prese da esempio la comunità italiana e quella ungherese che in virtu’ della loro storia e territorialità godono di particolari diritti costituzionali e legislativi. “Diritti che non sono caduti dal cielo, ma che derivano dal contesto storico-politico-sociale del secondo dopoguerra e poi dell’indipendenza slovena, e derivano pure da accordi e trattati internazionali”, si è sentito dire a Lubiana dove è stato ricordato più volte che nonostante la Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d’ Europa, la materia viene regolata indipendentemente dai singoli stati europei. “Ci sono paesi che non riconoscono le minoranze altri, come ad esempio Croazia, Serbia o Bosnia, che ne riconoscono una ventina”, è stato ricordato dai partecipanti concordi nel ritenere il modello sloveno uno dei migliori. Tutti sono stati invece molto critici nei confronti della nuova proposta di legge sui diritti culturali delle minoranze dell’ex Jugoslavia, che ha superato la seconda lettura alla Camera di Stato. “Si tratta di un contentino, che però non migliora lo status di questi gruppi etnici; una legge scritta in fretta e furia senza consultare gli esperti e che potrebbe danneggiare all’ immagine del paese”, la constatazione dei professori Janez Stergar, Jernej Zupančič e Marko Novak mentre secondo Dejan Valentinčič , esperto di minoranze ed ex segretario di stato al ministero per gli sloveni nel mondo, il disegno di legge sarebbe addirittura anticostituzionale poiché elencando croati, serbi, albanesi, bosgnacchi, montenegrini e macedoni discrimina altri gruppi come ad esempio russi, ucraini e così via. Per Stane Baluh, dell’Ufficio governativo per le minoranze, andava implementata la Dichiarazione sulla posizione di questi gruppi del 2011, ma rimanendo dell’ambito delle disposizioni costituzionali che garantiscono ad ogni individuo la libertà di esprimere la propria cultura e la propria appartenenza nazionale.
(lpa)