Alla presentazione è intervenuto anche il premier Robert Golob, in qualità di Ministro della salute, in attesa della nomina del nuovo Capo dicastero dopo le dimissioni ad inizio luglio di Danijel Bešič Loredan, per divergenze di opinioni, aveva detto allora il capo del governo, sulla sanità pubblica. Golob ha sostenuto i contenuti del documento, lo stesso ha fatto il consiglio strategico, anche se non all’unanimità. "Sono molto soddisfatto che gran parte di ciò che era stato discusso in sede di consiglio strategico sia ora inclusa nelle linee guida del ministero. Ciò dimostra che coopereremo e lavoreremo fianco a fianco per proseguire su questa strada”, ha affermato Erik Brecelj. Le linee guida apportano una serie di elementi che miglioreranno il livello dell'assistenza sanitaria, attraverso maggiori sforzi per la qualità tramite la creazione di un'apposita agenzia o istituto, un monitoraggio dell'efficacia dei sistemi di trattamento sanitario, dei finanziamenti e garantendo un ruolo più attivo dell'ente nazionale per l'assicurazione sanitaria. "Se il sistema sanitario pubblico non funziona bene, quello privato prospererà ancora di più", ha avvertito Brecelj. “Si stanno anche studiando misure per fermare la fuga del personale dalle strutture sanitarie pubbliche, premiando il personale medico che lavora meglio e i dipendenti che garantiscono un rendimento sopra la media, sia professionalmente che quantitativamente", ha spiegato ancora Brecelj.
Nel corso dell'incontro si è discusso anche della riorganizzazione del servizio sanitario di emergenza. Si cercherà di attuarlo con un progetto pilota che interesserà per primo il Litorale settentrionale. Brecelj ha detto che si conta sulla collaborazione dei sindaci dei comuni interessati. Praticamente tutti i medici abilitati che lavorano in una determinata regione dovrebbero essere coinvolti nel funzionamento dei centri di emergenza, è stato rilevato, quindi anche quelli convenzionati.
Delio Dessardo