La lotta contro questo traffico è un compito prioritario del governo sloveno, è stato sottolineato. Un fenomeno, quello della tratta di esseri umani, attivo non soltanto nei paesi meno progrediti, ma anche in quelli economicamente sviluppati e con una democrazia affermata, hanno rilevato i partecipanti all'incontro. Come negli altri segmenti della criminalità anche nella tratta di esseri umani vengono utilizzate tecnologie sempre più sofisticate, ha avvertito Helga Dobrin, segretario di stato al Ministero dell'Interno. Tecnologie che permettono ai criminali di sfruttare le innovazioni in campo digitale per reclutare e sfruttare le vittime, organizzare il loro trasporto e la loro sistemazione nelle aree dove possono poi controllarle e soggiogarle, riuscendo a nascondere con grande abilità i guadagni di questo sfruttamento, ha detto ancora Dobrin. Inoltre, la tecnologia informatica permette ai criminali di mantenere contatti tra le varie organizzazioni, le vittime e gli sfruttatori rimanendo nell'anonimato; per tale motivo scoprirli e neutralizzarli diventa sempre più difficile. Un particolare rischio lo corrono i bambini, che possono venir sfruttati e abusati attraverso la rete Internet; da qui la necessità di una campagna globale di sensibilizzazione e informazione sui rischi derivanti dall'utilizzo di queste tecnologie. Il Ministro dell'Interno, Boštjan Poklukar ha sottolineato che la lotta contro i trafficanti di esseri umani è da anni un impegno prioritario dell'Unione Europea e dei governi dei paesi che ne fanno parte. Nonostante ciò, però questo crimine continua ad essere tra i più redditizi per le organizzazioni che gestiscono il traffico; sfruttando soggetti vulnerabili realizzano enormi profitti. Uno sfruttamento ha rilevato il ministro, dove non si fanno distinzioni di razza, sesso, età, appartenenza etnica o altro; si tratta di bambini, persone con disabilità o che vivono in condizioni di estrema povertà, migranti, quanti fuggono da conflitti armati o calamità naturali e che quindi sono particolarmente fragili ed esposti a questo traffico.
Delio Dessardo