Oltre che a Lubiana il governo ha allargato il provvedimento anche a Brdo, dove oggi arrivano i leader dei paesi Ue e dei Balcani occidentali, per il vertice in programma domani, vertice che sarà preceduto stasera da una cena di lavoro. Il compito di far rispettare il decreto spetta alla polizia, sulla base dell'articolo 9 della Legge che definisce compiti e competenze delle forze dell'ordine, in caso di evidente rischio di gravi violazioni dell'ordine pubblico, su proposta del Ministro dell'Interno. Il provvedimento può durare al massimo sette giorni e cessa immediatamente quando vengono meno i motivi per i quali è stato introdotto.
È la prima volta nella storia della Slovenia indipendente che l'articolo 9 della Legge viene attivato. L’ultima volta un simile provvedimento era stato preso del 1989, dove con il calderone jugoslavo che stava andando in ebollizione, le autorità slovene decisero di bloccare il meeting annunciato nella capitale lubianese dai sostenitori del "vožd" serbo Slobodan Milošević.
Dopo un certo mistero e tanta incertezza, l’appuntamento è fissato per le 15 in Piazza della Repubblica. Il leader di Resni.ca Zoran Stevaniović ha minacciato di bloccare il paese in concomitanza con il vertice di Brdo e proprio per questo ha anticipato la manifestazione ad oggi. Il luogo della protesta fino a poche ore fa era stato mantenuto segreto, tanto che più di qualcuno aveva temuto che volesse portare i suoi adepti a Brdo e dintorni.
Intanto dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Borut Pahor, in un post su Facebook, Stevanović ha detto che con il Capo dello stato non hanno la stessa opinione sul concetto di disordini, visto che per Pahor tra di essi rientrerebbe il blocco della circolazione, mentre per Stevanović quelle che ha definito “passeggiate per le strade” non lo sarebbero.
I servizi di sicurezza stanno monitorando la situazione. Per il direttore dell’Agenzia "Sova", Janez Stušek, alle manifestazioni potrebbero partecipare singoli o gruppi che hanno legami con l'estero e potrebbero esserci scontri che mettono a repentaglio la sicurezza nazionale. Nel corso delle manifestazioni si sarebbero visti personaggi attenzionati dai servizi ed anche gruppi legati alla criminalità organizzata. Persone monitorate dai servizi di sicurezza si sarebbero viste anche nelle ultimissime proteste.
Nella capitale intanto molte zone sono già state transennate, mentre ingenti forze di polizia stanno presidiando la zona. Se i divieti non verranno rispettati la polizia ha annunciato che è pronta ad usare la forza.
Delio Dessardo
Stefano Lusa