Annullata anche la tradizionale marcia lungo il sentiero del filo spinato. Il Comune città di Lubiana celebra la sua giornata del ricordo. In seguito alle disposizioni legate al contenimento del coronavirus è stata annullata la cerimonia solenne che come tradizione si svolge al Castello arroccato sulla collina boscosa che sovrasta la capitale. Dai suoi torrioni il 9 maggio 1945 le sirene annunciavano la fine della guerra e la liberazione della città. Annullata anche la tradizionale marcia lungo il sentiero del filo spinato. La marcia che commemora quattro anni di occupazione fascista e nazifascista in un modo particolare: con una passeggiata tutto intorno alla città. Un perimetro di oltre 34 chilometri, che nella notte tra il 22 e 23 febbraio 1942, l'XI-esimo corpo d'armata italiano cinse con un reticolato di fili spinati per isolare letteralmente la città e creando di fatto un enorme campo di concentramento. Nonostante la cancellazione della 64-esima edizione della marcia lungo il sentiero del filo spinato, il sindaco di Lubiana Zoran Janković in un video messaggio ha espresso la convinzione che molti concittadini intraprenderanno la marcia, sinonimo di benessere e nel ricordo dei momenti più pregnanti vissuti dalla città. Janković ha rilevato che gli abitanti di Lubiana si sono sempre distinti per il coraggio e la solidarietà, valori palesati senza riserva anche durante l'epidemia di coronavirus. Lo scorso anno alla marcia hanno aderito oltre 34.000 persone e a riguardo il primo cittadino della capitale ha esortato i partecipanti all'edizione 2020 a osservare scupolosamente le misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica dettate dal governo. Vale a dire mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, se ci si trova fuori dalla cerchia familiare e di compiere la marcia tutti in senso orario. Una marcia quella 2020 al passo anche con la tecnologia, i partecipanti con l'ausilio di un'applicazione sul cellulare potevano contrassegnare facilmente i checkpoint senza essere dotati dell'apposito certificato di controllo.

Corrado Cimador

Foto: BoBo
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