Tra le attività riprese negli scorsi giorni a Lubiana ci sono anche i servizi sul territorio offerti ai senzatetto. I dormitori stanno riallargando progressivamente la capienza di posti letto andando a compensare la chiusura della struttura allestita per fronteggiare l'emergenza. L'accesso alle mense è scaglionato, i bagni pubblici sono riaperti. L'unica eccezione riguarda i centri diurni ancora chiusi: gli operatori stanno pensando di utilizzare i parchi.
Nel frattempo i senzatetto stanno tornando nelle strade del centro, dove si vedono anche visi nuovi. Secondo gli operatori, le richieste di informazioni dei servizi disponibili sarebbero in crescita, indice di un peggioramento delle condizioni di tante persone che vivevano in condizioni precarie. Pare che alcuni avrebbero perso l'alloggio sia per problemi economici che per episodi di stigma, poiché considerati untori. Le associazioni sostengono che i numeri sono in crescita da diversi mesi, il coronavirus avrebbe solo accelerato un processo già in corso.
Lubiana è la città che ospita il maggior numero di senzatetto in Slovenia, anche perché in molti si trasferiscono nella Capitale dalle varie regioni del Paese. Secondo le associazioni, prima dell'epidemia in città c'erano circa 40 persone che dormivano in strada mentre ammontava a oltre 800 il numero di utenti dei vari servizi offerti sul territorio: si tratta di cifre che verosimilmente aumenteranno.
Antonio Saccone