Foto: BoBo
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Tomaž Vesel, durante la presentazione del suo programma, si è impegnato a partecipare regolarmente alle riunioni della Commissione per gli affari europei e degli altri organi di lavoro del Parlamento, per evitare di perdere i contatti con la Slovenia. Ritiene che le sfide della Commissione europea dovrebbero essere spiegate meglio all'opinione pubblica slovena, il che, a suo avviso, aiuterebbe anche ad aumentare la partecipazione alle elezioni europee.
Vesel ha poi sottolineato l'importanza della collaborazione con gli eurodeputati ed i deputati della Camara di Stato, senza la quale non riesce ad immaginare di svolgere l'incarico di Commissario.
È convinto, inoltre, che nell'esecutivo comunitario non esistano commissioni di poca importanza. Allo stesso tempo ha ricordato che la Commissione Ue subirà anche dei cambiamenti per quanto riguarda i dipartimenti, come annunciato dalla presidente, Ursula von der Leyen.
La Commissione europea, secondo le sue parole, dovrà affrontare grandi sfide che potrà risolvere scendendo a compromessi. I prossimi cinque anni saranno cruciali, ma soprattutto faticosi, ha aggiunto. Una delle sfide più importanti, secondo il candidato commissario, è la competitività; da non sottovalutare anche la transizione verde. Tra le questioni irrisolte ha ricordato inoltre la deburocratizzazione dell'Ue, il sistema giuridico poco chiaro, la creazione di un'unione sanitaria, la questione degli appalti pubblici e l'istituzione di un'unione della difesa o di sicurezza. Tomaž Vesel ha poi menzionato la questione dell'ideazione di un modello sociale dell'Ue, la prevenzione della povertà e la creazione di una strategia per alloggi accessibili e sostenibili. A suo parere, l'importanza di una gestione comune della migrazione è evidente e il patto sulla migrazione è "un chiaro compromesso che deve ora superare questa prova anche nella prassi". Vesel si è inoltre impegnato a lavorare per il bene pubblico.
Il parere del Comitato per gli Affari europei sull’idoneità di Tomaž Vesel a diventare Commissario Ue, comunque, non è vincolante per il governo di Lubiana. L'esecutivo però adesso potrà inoltrare il nome del candidato a Bruxelles.