Si tratta di modifiche che prevedono l'introduzione di tre nuovi dicasteri; per un futuro solidale, per l'istruzione universitaria, la scienza e le innovazioni, per l'energia e il clima. Il premier Robert Golob conta di procedere alla riorganizzazione nei mesi estivi in modo da far diventare pienamente operativi i nuovi ministeri e quelli con competente diverse o aggiuntive già a settembre. Per alcuni dicasteri si prospetta come detto una ridenominazione e un cambiamento di mansioni. L'esame in aula si era svolto già lo scorso 18 maggio, ma per il voto; quindi, per l'approvazione si è dovuto aspettare in quanto il partito democratico aveva inoltrato una proposta di referendum consultivo, iniziativa bocciata questo martedì dal Parlamento stesso. Per tale motivo il nuovo governo è stato inizialmente formato tenendo conto della legge vigente, quindi 14 ministeri e 3 uffici governativi guidati da ministri senza portafoglio.
Il ministero per un futuro solidale sarà guidato da Luka Mesec, che cederà la guida del dicastero Lavoro, famiglia, affari sociale e pari opportunità all'attuale segretario di stato, Simon Maljevac. Il ministero all'istruzione, scienza e sport verrà scorporato in due dicasteri. Igor Papič resterà titolare di quello per l'istruzione universitaria, la scienza e le innovazioni, all'educazione e istruzione arriverà il segretario di stato Darjo Felda. La guida del ministero per il clima e l'energia verrà affidata all'attuale ministro dell'infrastruttura, Bojan Kumer, al quale subentrerà Alenka Bratušek. Competenze aggiuntive per il ministero dell'Economia, guidato da Matjaž Han, che si occuperà anche di turismo e sport. Ridenominazione per il ministero ambiente e territorio, guidato da Uroš Brežan, diventerà ministero per la tutela ambientale e la pianificazione territoriale. Infine, il ministero degli esteri, con titolare Tanja Fajon, si occuperà anche degli affari europei. Complessivamente il governo avrà 19 ministeri e un ufficio governativo.
Delio Dessardo