La proposta di legge è stata approvata dal Comitato grazie ai voti dei parlamentari della coalizione di governo, contrari invece quelli del Partito Democratico, SDS. La normativa sulla salute mentale avanzata dall’esecutivo si pone come obiettivo principale l’eliminazione delle incostituzionalità, ma soprattutto garantire il rispetto dei diritti umani in tema di libertà individuale, della tutela della personalità e dignità umana, come il rispetto della libertà di movimento. I proponenti spiegano inoltre che l’obiettivo è quello di ottimizzare l’accesso al servizio e limitare o ridurre i tempi d’attesa per i ricoveri ospedalieri nelle strutture protette. Il segretario di stato alla sanità Valentina Prevolnik Rupel ha ribadito che la finalità della normativa è quella di implementare le sentenze della Corte costituzionale del 2015 e 2019. Il rappresentante del garante delle pari opportunità Boštjan Vernik Šetinc ha ribadito inoltre che le nuove soluzioni proposte comunque non rispettano del tutto le raccomandazioni del garante, il quale sottolinea che anche le persone con disturbi mentali o afflitte da malattie di lungo termine hanno diritto di decidere come essere curate. Pure Suzana Oreški dell’Organizzazione dei pazienti ritiene inadeguata la proposta di legge inquanto non indica con chiarezza quali siano gli strumenti di sostegno alle persone afflitte da malattie mentali, ma si limita a precisare come queste verranno trasferite contro la loro volontà in determinate strutture. Lucija Tancer di Libertà ha ribadito che la nuova normativa innanzitutto rispetta le sentenze della Corte Costituzionale, mentre in futuro ogli obiettivi saranno la deistituzionalizzazione, accessibilità e stigmatizzazione. Karmen Furman, del Partito Democratico, definendo pessima la proposta, ha aggiunto che questa non ha considerato le opinioni degli esperti del settore. Il comitato non ha invece affrontato il punto che riguardava la legge sulla digitalizzazione della sanità, il punto è stato rimosso per volontà della coalizione. La proposta è stata già oggetto di numerose critiche lanciate da parte dell’opinione pubblica, anche da parte dell’ombudsman.
Dionizij Botter