Il dibattito sulla situazione delle case di riposo per gli anziani ha messo in chiaro solo una questione: maggioranza e opposizione si trovano a una distanza siderale che nemmeno 8 ore di confronto nella sala grande della Camera di Stato sono riuscite a colmare. La sessione straordinaria andata in scena in parlamento su richiesta del Partito democratico sloveno, che chiedeva un confronto con l'esecutivo per cercare delle soluzioni a una situazione definita a più riprese allarmante e preoccupante, serviva a poco altro se non a rendere pubbliche le rispettive posizioni. Infatti, non era previsto alcun voto, dopo che una mozione dell'SDS era stata bocciata nella commissione parlamentare competente per Lavoro, Famiglia e Affari Sociali.
Eppure maggioranza e opposizione, come detto, non hanno risparmiato colpi e hanno dato vita a un confronto aspro, terminato come prevedibile con un nulla di fatto. Alenka Helbl, la deputata democratica promotrice della calendarizzazione del dibattito, ha posto l'accento sulla precarietà economica e sulla poca sostenbilità del sistema senza risorse adeguate. Il segretario Stato al ministero per Futuro Solidale, Luka Omladič, in rappresentanza del governo ha detto che le proposte dell'opposizione non hanno senso poiché l'esecutivo è pronto a stanziare 800 milioni di euro all'anno con l'attuazione della legge sull'assistenza a lungo termine, mentre per quanto riguarda le questioni legate alle carenze di personale il ministero ha preparato una legge che, tra le altre cose, regola le borse di studio, il cofinanziamento dell'occupazione e facilita l'assunzione di stranieri, anche grazie ai fondi europei che contribuiranno alla creazione di altri 540 posti letto entro il 2026. La sintesi più giusta, però, è stata quella del deputato socialdemocratico, che ha individuato il collo di bottiglia nella mancanza di personale anche nelle nuove unità costruite lo scorso anno, che rimangono vuote e tali rimarranno fino a quando non sarà data attuazione alla legge sull'assistenza a lungo termine, che secondo lui dovrebbe uscire dal perimetro dello scontro politico per rimanere in quello della dignità delle persone.
Valerio Fabbri