Dopo che al primo turno nessuno dei tre candidati tra Marko Lotrič, Jožef Školč, entrambi espressione delle attività non economiche e Dejan Crnek proposto dal gruppo degli interessi locali è riuscito a spuntarla; al secondo turno è stato invece Lotrič ad avere la meglio su Dejan Crnek. I tentativi di eleggere il nuovo presidente hanno preso il via da parte dei nuovi consiglieri eletti tra il 23 e il 24 di novembre già lo scorso lunedì dove i candidati in lizza erano Jožef Školč, Bojan Kekec e Marko Lotrič. Ma dopo che i tentativi non sono andati a buon fine si è deciso di riprendere la seduta e la conseguente votazione oggi.
“Bisognerà instaurare un modus operandi collaborativo con la Camera di stato” ha esordito Lotrič puntando anche sull’importanza di collaborare con il governo, i ministeri e con i servizi professionali. Lotrič ha pure ricordato che il Consiglio d stato ha la possibilità di utilizzare lo strumento del vaglio di costituzionalità inteso come uno strumento volto a tutelare i gruppi d’interesse rappresentati al Consiglio. Per quanto riguarda i temi concreti, Lotrič non si è sbilanciato inquanto ritiene che questi vadano stabiliti in comune accordo con tutti i gruppi d’interesse rappresentati al Consiglio di stato. Lotrič si è poi augurato che pure in futuro il consiglio agirà “ragionevolmente, responsabilmente e onestamente” a testimoniare l’importanza dell’esistenza della Consiglio di stato.
Il Consiglio di stato come ricordiamo è composto da 40 consiglieri, 22 dei quali rappresentanti delle comunità locali e 18 rappresentanti dei cosiddetti "interessi funzionali".
Dionizij Botter