Assoluta collaborazione sul processo di restituzione dei Narodni Dom, attenzione alle scuole slovene e al bilinguismo visivo. Sono alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro che la ministra per gli sloveni all'Estero Helena Jaklitsch ha avuto a Trieste con il sindaco Roberto Dipiazza.
Jaklitsch era giunta nel capoluogo giuliano in mattinata, incontrando i ragazzi del Liceo in lingua slovena Prešeren. Un incontro, ha detto, che l’ha emozionata e anche stupita per le tante e varie domande che le hanno rivolto gli studenti, sulla ricorrenza dei 30 anni dall’indipendenza della Slovenia, ma anche su altri aspetti della storia e della comunità slovena. “30 anni importanti e dei quali siamo orgogliosi - ha specificato - ma che rappresentano solo una parte della lunga storia del popolo sloveno”.
Dopo un incontro con la redazione del Primorski Dnevnik, nel pomeriggio è stata ricevuta dal sindaco Dipiazza che ha assicurato la massima collaborazione nel processo di restituzione del Narodni Dom: “Ormai - ha detto Dipiazza – non c’è più alcun ostacolo e bisogna solo attendere i tempi tecnici per il passaggio dell’edificio alla comunità slovena da parte dell’università, che in cambio riceverà l’ex ospedale militare”.
La ministra da parte sua ha ringraziato il sindaco per l’impegno assunto per la restituzione Narodni dom, e in generale per aver contribuito allo sviluppo dei rapporti con la comunità slovena e alla pacificazione.
“Abbiano anche parlato delle scuole slovene di Trieste e della ristrutturazione degli edifici – ha aggiunto -, e del bilinguismo visivo”. La ministra ha auspicato una maggiore presenza della lingua slovena anche nel centro di Trieste, così come l’uso di documento bilingui per tutti i cittadini.
Alessandro Martegani