Il colpo di scena, con una decisione a sorpresa che ha spiazzato tutti arriva dopo che il candidato precedentemente scelto dal premier, il maggiore a riposo dell'esercito sloveno, Vojko Adamič, si è messo da parte dicendosi non più disponibile ad accettare l'incarico propostogli dal capo del governo. Lo ha fatto dopo una profonda riflessione; determinante per il passo indietro, secondo quando riportato dai media sarebbe stata la presentazione del suo programma di lavoro davanti ai deputati del Movimento Libertà prima delle festività di fine anno, un programma che non avrebbe convinto i parlamentari. La scelta di Golob è quindi caduta su Mateja Čalušić, capodistriana, 36 anni, deputata del Movimento Libertà, vicepresidente della commissione parlamentare per l'Agricoltura, laurea in agronomia, specializzata come consulente per la protezione delle colture agricole, grande passione per le aree rurali e l'agricoltura. “Come deputata”, si legge sul sito del suo partito, “sostengo la vitalità e la competitività dell'agricoltura e dell'industrie alimentare, l'accorciamento delle filiere, l'autosufficienza locale, la massima cura per un uso più efficiente delle risorse naturali, la diversificazione delle comunità rurali”.
Se confermata dall'Aula, il che appare scontato, Mateja Čalušić succederà a Irena Šinko, esonerata a suo tempo del premier in quanto, come aveva detto Golob, non godeva più della sua fiducia.
“Un ruolo importante e una grande sfida”. Così il presidente dell'Unione degli agricoltori sloveni, Anton Medved commenta la candidatura di Mateja Čalušić alla guida del ministero. Come ha dichiarato all'agenzia STA, la categoria si aspetta da lei un dialogo aperto e che lavori per il bene delle aree rurali e dell'agricoltura slovena. “Auspichiamo che ascolti gli agricoltori e capisca quelli che sono i problemi facendo il possibile per risolverli”, ha detto ancora Medved.
Delio Dessardo