478 nuovi contagi sabato in Slovenia, a fronte di 2.620 test molecolari, il 18,2 percento. Effettuati anche 6.584 test antigenici, i risultati positivi verranno sottoposti alla verifica PCR. Attualmente i casi positivi in Slovenia sono 11.911. Sono 631 le persone ospedalizzate, 154 in terapia intensiva, entrambi in leggerissimo aumento rispetto al giorno precedente. Sei le vittime riconducibili al Covid. Continua a scendere la media settimanale dei contagi, ora a 792 su 100 mila abitanti. Tenendo conto del piano di allentamento delle misure, questi dati pongono la Slovenia in zona arancione, per passare a quella gialla la media settimanale deve scendere sotto quota 600.
Il costante calo degli ultimi giorni induce a un cauto ottimismo. Da domani, lunedì, lo ricordiamo, in otto regioni statistiche, tra cui costiero-carsica e goriziano, potranno riaprire gli spazi all'aperto dei locali. Il provvedimento deciso dal Governo rimarrà valido fino al 25 aprile. Importanti novità con domani per gli studenti transfrontalieri e i loro accompagnatori. Niente più obbligo del test rapido settimanale. Sempre a partire da domani saranno nuovamente permessi cortei e manifestazioni. L'adeguamento del governo è arrivato dopo la decisione della Corte costituzionale di sospendere l'attuazione del decreto nella parte che vieta provvisoriamente eventi, manifestazioni e raduni. Prosegue intanto la campagna di vaccinazione. L'Istituto nazionale di salute pubblica conta di poter somministrare il siero a oltre il 50 percento della fascia di età tra 60 e 70 anni entro la metà della settimana entrante.
Ricordiamo inoltre che il governo ha inserito i maturandi e il personale scolastico coinvolto nelle prove di esame tra coloro che saranno vaccinati a partire dalla settimana entrante. Gli studenti e gli operatori coinvolti nella maturità interessati, quindi, dovranno registrarsi non oltre le ore 12 di questo lunedì presso il centro vaccinale di riferimento, dove da venerdì 23 aprile si procederà alla loro immunizzazione.
Da segnalare infine le proteste per il terzo sabato di fila in Piazza della Libertà a Maribor. Oltre cento persone si sono radunate per manifestare contro l'obbligo delle mascherine protettive e la vaccinazione anticovid. Molti hanno anche messo in dubbio l'esistenza del coronavirus, sostenendo che si tratta di un complotto. Utilizzando un microfono e un altoparlante hanno scandito slogan come "dimostrino che il virus esiste", "vogliamo il diritto alla libertà di espressione", "la vaccinazione è un pericolo mortale". Il raduno, non autorizzato, è stato controllato dalla polizia che con i megafoni ha più volte invitato i partecipanti a rispettare le misure restrittive, come distanza fisica e mascherine, la folla ha però risposto con fischi. La protesta è comunque trascorsa sostanzialmente senza eccessi. Gli agenti hanno registrate diverse violazioni delle norme anticovid e identificato 18 persone per averle appunto violate.
Delio Dessardo