Lo scopo del memorandum è definire la collaborazione per garantire un collegamento tra i sistemi di trasporto del gas di entrambi i paesi. I ministeri si impegnano a far sì che gli operatori presenti in Slovenia e Ungheria procedano alla costruzione di un gasdotto con relativa infrastruttura, con una capacità di trasporto di 50 mila metri cubi di gas all'ora in ambo i sensi, il che significa 0,44 miliardi di metri cubi all'anno. Inoltre, i due ministeri si adopereranno affinché' i rispettivi governi firmino un accordo di solidarietà sulle forniture di gas appena ciò sarà possibile, ovvero dopo che tra i sistemi di trasporto verrà instaurato un punto di interconnessione. Verrà anche incentivata la collaborazione tra i rispettivi operatori per la gestione della rete di distribuzione. Per quanto riguarda la Slovenia, al fine di garantire la capacità richiesta di trasporto nei due sensi, dovrà realizzare un collegamento tramite gasdotto da Kidričevo a Pince, pari ad una lunghezza di 75 chilometri, con una stazione di compressione aggiuntiva a Kidričevo, uno snodo di fondamentale importanza per il sistema di trasporto del gas naturale, con lo scopo principale di ripristinare la corretta pressione del gas nel tragitto che lo porta dai siti di processo fino alla rete di distribuzione. Il valore dell'investimento viene stimato in circa 121 milioni di euro. La firma del memorandum arriva a meno di un anno dall'incontro tra i premier Robert Golob e Viktor Orban, in occasione dell'entrata in funzione dell'elettrodotto Cirkovce-Pince, lo scorso dicembre. Allora Golob aveva annunciato che si era vicini ad un'intesa relativa al gasdotto. Questo permetterebbe all'Ungheria, aveva detto, di liberarsi a medio termine dalla dipendenza del gas russo, trovando una fonte alternativa, con linee di trasporto attraverso l'Italia.
Delio Dessardo