Procede bene il processo di sanamento degli ospedali sloveni, inclusi nel piano varato a suo tempo dal governo Cerar, per rimetterne in ordine la gestione finanziaria. Lo scorso anno gli effetti sono stati molto positivi, superando le previsioni del 3,6 per cento. Come reso noto dal Ministero della Salute, su 15 strutture sanitarie soltanto tre non sono riuscite a centrare l'obiettivo; il centro clinico universitario di Lubiana, piano realizzato al 78 per cento, l'ospedale generale di Nova Gorica e quello pediatrico di Kranj, fermi rispettivamente al 34 e al 10 per cento degli effetti finanziari fissati dal programma di sanamento. Ospedali che hanno inoltre chiuso il 2018 con un bilancio in rosso superiore a quanto preventivato. Il rapporto stilato dal Ministero sottolinea che l'obiettivo primario di questo processo è di garantire una gestione economicamente sostenibile delle strutture sanitarie pubbliche, assicurando nel contempo una adeguata qualità dei servizi sanitari. Rapporto che verrà esaminato martedi prossimo alla riunione congiunta delle commissioni Sanità e per il controllo dei conti pubblici. Ricorderemo che per il sanamento, avviato nel dicembre del 2017, dopo l'approvazione di una apposita legge, sono stati stanziati quasi 136 milioni di euro dai fondi di bilancio, /la fetta maggiore destinata al centro clinico della capitale/, per coprire l'80 percento delle perdite accumulate dagli ospedali. Tempo previsto per il sanamento, 4 anni. La maggior parte delle strutture ha chiuso il 2018 ancora con i conti in rosso ma, come detto, il programma procede bene, salvo alcune eccezioni dovute a difficoltà contingenti. Notizie positive anche per l'ospedale di Isola, inserito a sua volta nel programma per rimettere in ordine i conti. Ha chiuso il primo trimestre di quest'anno con un saldo positivo, anche se di poco.
Delio Dessardo