Rassicurazioni del Ministero dell'Interno e della Direzione generale della polizia. Le forze dell'ordine hanno la situazione totalmente sotto controllo nel fronteggiare le migrazioni clandestine. Se ne è discusso al Comitato parlamentare agli Interni, con interventi del segretario di stato al preposto ministero, Sandi Čurin e del direttore generale della polizia, Tatjana Bobnar, per illustrare il lavoro che viene fatto per contrastare il fenomeno dei passaggi illegali della frontiera con la Croazia. Dall'inizio dell'anno e sino alla fine di ottobre ne sono stati segnalati 13.832, con un incremento del 69 percento rispetto al 2018. Dei 9.442 migranti respinti, la maggior parte è stata riconsegnata alla vicina Croazia. Poco più di 4 mila le richieste di tutela internazionale inoltrate alle autorità slovene, in questo caso l'aumento rispetto allo scorso anno è dell'11 percento. Il picco di passaggi illegali della frontiera è stato registrato ad agosto. Un ruolo dominante viene ricoperto dalle organizzazioni criminali, dai trafficanti di esseri umani, quasi 400 le persone arrestate in flagranza di reato. Tatjana Bobnar e Sandi Čurin hanno evidenziato l'efficace lavoro svolto dalle forze di polizia e l'attenzione che viene data al problema delle migrazioni clandestine. L'aumento degli effettivi destinati al controllo delle frontiere, l'impiego di droni e altre apparecchiature tecnologiche all'avanguardia, hanno permesso di creare una rete capillare per bloccare gli arrivi di migranti. Importante inoltre il lavoro svolto dagli effettivi dell'esercito affiancati agli agenti; fino a 150 militari impegnati quotidianamente nel controllo della frontiera con la Croazia. Elementi, è stato detto, che stanno ad indicare come la Slovenia sia assolutamente sicura.
Delio Dessardo