Il ministro della Difesa, Karl Erjavec, in vista dell'interpellanza dopo la mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico, che accusa il ministro di abuso dei servizi segreti militari e di esonero illegale del comandante dell'esercito, ha espresso la convinzione che l'interpellanza non andrà a buon fine. Dello stesso avviso è anche il premier, Marjan Šarec, i due inoltre sono convinti che il tutto rientri nella campagna elettorale per le parlamentari europee. Entrambi reputano che all'esonero del comandante dell'esercito sloveno, Škerbinc, si è giunti anche con le intercettazioni dei servizi segreti militari ma non è stato commesso nulla di illegale. Il capodicastero della Difesa ha sottolineato che le notizie vengono gonfiate ad hoc, si specula poi esasperando le migrazioni illegali, che la polizia con l'apporto dell'esercito ha pienamente sotto controllo.
Erjavec ha rimarcato di essere in costante contatto con il ministro dell'Interno, con il quale coordina quotidianamente le eventuali necessità per il controllo della frontiera, e a breve altri effettivi dell'esercito affiancheranno gli agenti di polizia a tutela della frontiera meridionale.
La decisione è stata presa su richiesta della polizia. Vanno ad aggiungersi ai 31 già operativi in pattuglie miste con le forze dell'ordine. Come annunciato dal ministro della Difesa, Karl Erjavec, sono già pronte unità in grado di rafforzare ulteriormente la presenza in caso di necessità. Ha sottolineato che il governo intende erigere una barriera di panelli metallici aggiuntiva lungo il confine con la Croazia. Anche il premier Šarec ha sottolineato che solo con l'avvicinarsi della data delle elezioni europee la questione migranti ha assunto toni accesi.
Il ministro della Difesa e il premier hanno proposto che per contrastare l'immigrazione illegale al confine con la Croazia dovrebbero schierarsi le forze di Frontex; in quanto Frontex è deputata alla tutela delle frontiere esterne dell'Unione europea e non il confine Schengen.
A distanza anche la risposta in merito alla gestione sicurezza dei confini del ministro degli Esteri, Miro Cerar. Il leader del partito SMC ha sottolineato che una risposta alle nuove misure messe in atto dal governo per contrastare l'immigrazione, l'avremo solo tra qualche settimana o mese. "L'importante è che si adottino dei provvedimenti, che la polizia vigili, che i ministeri siano accorti sull'evolversi della situazione". La Slovenia collabora in merito sia con i Paesi dei Balcani sia con quelli dell'Unione europea, ha detto Cerar. "Ai colleghi austriaci ho riferito che la Slovenia desidera vengano tolti i controlli alle frontiere e altresì a quelli italiani ho proposto l'istituzione di una forza di polizia congiunta nelle operazioni di controllo e pattugliamento dei confini".
Corrado Cimador
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