Il pacchetto comprende la regolamentazione dei prezzi di energia elettrica e gas e la riduzione dal 22 al 9,5 percento dell'IVA sui prodotti energetici. La calmierazione dei prezzi è stata decisa dal governo a luglio e riguarda tutti i nuclei familiari, le piccole aziende e, nel caso del gas, anche le altre categorie che rientrano nella fascia dei clienti del cosiddetto mercato tutelato, come ospedali e altre strutture sanitarie, case di riposo per anziani, ostelli per studenti e carceri. Gli effetti si vedranno con le bollette di ottobre. Il provvedimento rimarrà in vigore un anno. Con oggi come detto, anche la riduzione dell'IVA per tutti gli utenti, dal 22 al 9,5 percento, per corrente elettrica, gas naturale, legna e teleriscaldamento. Resta aperta la questione se includere nella lista anche il gasolio da riscaldamento, in quanto l'attuale direttiva europea non lo consente. Il taglio dell'IVA resterà il vigore fino al 31 maggio prossimo. L'opposizione aveva proposto un taglio ancora maggiore portando l'IVA al 5 percento, ma l'iniziativa non è passata. Il premier Golob ha spiegato che se necessario i mezzi di bilancio verranno piuttosto utilizzati per ridurre l'IVA sui generi alimentari. Il governo ha deciso di intervenire in tre fasi per affrontare il caro energia, ulteriormente aggravato dall'aggressione russa all'Ucraina; la prima ha riguardato il contenimento dei prezzi dei carburanti, a seguire i prezzi di energia elettrica e gas, infine i rincari dei generi alimentari. Intanto, dopo le raccomandazioni del governo per il risparmio energetico nel settore pubblico, da un sondaggio dell'agenzia Mediana è emerso che i cittadini sono consapevoli di questa necessità e in linea di massima la sostengono, siamo al 55 percento. La maggior parte ritiene che la temperatura ideale negli spazi pubblici sia superiore a 20 gradi nei mesi freddi e inferiore a 25 in quelli caldi.
Delio Dessardo