Il governo sarebbe intenzionato a trasmettere in Parlamento il testo in forma ridotta delle modifiche alla legge sui rapporti di lavoro, limitandosi al recepimento di due direttive europee, senza introdurre le novità oggetto di negoziato e armonizzazione per sei mesi all'interno del consiglio economico-sociale, novità sostenute dai sindacati ma non dagli industriali. Le due direttive europee riguardano la possibilità di cinque giorni di congedo-assistenza non retribuito e il diritto del dipendente di proporre modifiche al contratto di lavoro, ad esempio da tempo determinato a tempo indeterminato. Un documento, se così presentato alla Camera di Stato, che lascia fuori quanto è stato negoziato per mezzo anno e sarà tutto a danno dei lavoratori, rilevano i sindacati. Le organizzazioni sindacali hanno invitato il governo ad approvare la proposta di modifica della legge sui rapporti di lavoro già negoziata, ma non definitivamente armonizzata. Un ulteriore esame del documento non è possibile, hanno spiegato, dopo l'uscita dei rappresentanti degli industriali dal Consiglio economico-sociale, e a causa degli interessi contrastanti che a questo punto rendono impossibili ulteriori armonizzazioni. Secondo i sindacati l'approvazione del testo con tutte le modifiche è urgente in quanto contiene soluzioni per le quali si era impegnata la nuova coalizione di governo, altre sono necessarie come detto per rispettare le norme europee in materia di rapporti di lavoro. Si auspica inoltre che il Consiglio economico-sociale torni a funzionare in quanto il dialogo tra governo, industriali e sindacati è indispensabile. Le organizzazioni che rappresentano gli industriali sono invece nettamente contrarie alla proposta di legge così come formulata e mandata in pubblico dibattito senza venir armonizzata. Chiedono pertanto che venga inoltrata in Parlamento soltanto una versione comprendente le modifiche necessarie per evitare di incorrere in sanzioni da Bruxelles. I termini per adeguarsi alle direttive comunitarie scadono il 15 novembre, da qui la necessità di fare presto, rilevano gli industriali, che quindi propongono di stralciare dal testo tutte le disposizioni non ancora armonizzate tra le parti.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: MMC RTV SLO
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