La polizia non effettua più operazioni di controllo alla frontiera terrestre, per tale motivo il Ministero vuole garantire la possibilità di utilizzare gli immobili esistenti in caso di una eventuale reintroduzione. Il Ministero precisa che con l'ingresso nell'area Schengen il primo gennaio 2023, la Croazia ha assunto la piena responsabilità per la protezione delle frontiere esterne. Di conseguenza la Slovenia ha abolito i controlli alle frontiere terrestri, cancellando un totale di 57 valichi. Nell'ultimo anno però il paese ha dovuto far fronte ad un aumento esponenziale degli immigrati clandestini, con un numero praticamente triplicato, da qui la necessità di adeguare la legge. Rispetto al 2022, quando erano stati 19.341, nel 2023 il Ministero ha registrato 60.587 attraversamenti non autorizzati, di cui 58.193 dalla Croazia. La polizia attua misure di sorveglianza in modo non sistematico, avviate dopo l'ingresso della Croazia nell'area Schengen e le ha intensificate nell'ultimo periodo. Il Ministero vuole determinare gli immobili necessari e quelli non essenziali agli ex valichi di frontiera e quindi ridurre i costi per la gestione di tali strutture. Il disegno di legge modifica, tra l’altro, i criteri di calcolo del rimborso ai Comuni di una parte dei costi per l'aumentato servizio di controllo del confine di Stato, a causa di eventi straordinari. Con l'obiettivo di garantire parità di trattamento dei cittadini sloveni con quelli degli altri paesi dell'UE, la proposta prevede inoltre che un cittadino sloveno possa entrare o uscire dal paese con una carta d'identità o un passaporto validi, e configura l'infrazione per chi viola tale disposizione.
Ricordiamo che lo scorso dicembre la Slovenia ha prorogato di sei mesi i controlli alle frontiere con Croazia e Ungheria, concretamente fino al 22 giugno 2024, per motivi di sicurezza a causa del conflitto in Medio Oriente e per altri elementi di rischio legati alle migrazioni illegali, misura introdotta a ottobre, dopo che un analogo provvedimento era stato deciso dall'Italia alla frontiera con la Slovenia
Delio Dessardo