La compagnia petrolifera ungherese Mol non esclude la possibile vendita di alcuni dei suoi asset con l'obiettivo di ottenere il consenso della Commissione europea per l'acquisizione della rete di distributori di carburante di OMV Slovenia. Lo ha confermato la società all'agenzia stampa STA, senza fornire informazioni più dettagliate, limitandosi a spiegare che si sta collaborando ad una verifica della commissione.
Lo scorso anno l'esecutivo comunitario aveva congelato l'operazione, dopo che i regolatori antitrust dell'UE avevano aperto un'indagine approfondita sulla proposta di acquisizione. La commissione aveva espresso preoccupazione rilevando che l'accordo rischiava di ridurre la concorrenza sui mercati al dettaglio dei carburanti in Slovenia. Ora la MOL potrebbe vendere parte dei suoi 53 distributori sul territorio sloveno, nell'intento di ottenere il nullaosta di Bruxelles all'acquisizione di OMV Slovenia. La procedura sarebbe già stata avviata. La Mol aveva firmato nel giugno 2021 il contratto per l'acquisto del 92,25 percento del pacchetto azionario di OMV Slovenia, dove già deteneva la quota rimanente, pari al 7,75 percento. L'ammontare concordato per l'intera quota è di 301 milioni di euro; in questo modo rileverebbe la rete di 120 distributori della OMV, secondo fornitore al dettaglio in Slovenia dopo la Petrol, di gran lunga al primo posto con 318 punti vendita. Nel processo di valutazione la commissione europea ha suddiviso il mercato petrolifero sloveno in due segmenti, quello che copre la rete autostradale e quello locale. Se avesse preso in considerazione il mercato nel suo totale l'acquisizione sarebbe stata già autorizzata non avendo la società affiliata Mol e OMV Slovenia una posizione dominante.
Delio Dessardo