Foto: BoBo
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La prima presidente donna nella storia della Slovenia indipendente, Nataša Pirc Musar, ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica. Il cerimoniale si è svolto alla Camera di Stato. Ex giornalista, garante della privacy e legale, Pirc Musar il 13 novembre aveva sconfitto il suo sfidante Anže Logar al secondo turno delle presidenziali, ricevendo quasi il 54% dei voti. Domani, invece, è previsto il passaggio di consegne con il capo di stato uscente Borut Pahor, che lascia l'incarico dopo dieci anni, ovvero dopo due mandati. Pirc Musar, candidata indipendente centrista, al ballottaggio ha superato l'esponente del Partito democratico sloveno, che al primo turno aveva raccolto il 34 per cento dei voti, contro il 27 della futura presidente. Carica e relativi poteri che Pirc Musar ha assunto formalmente dinanzi alla sala gremita del Parlamento.

Alla cerimonia è stata ricordata la Giornata dell'indipendenza e dell’Unità in calendario il 26 dicembre, e i 30 anni di esercizio del Parlamento sloveno e seguito il suo protocollo, con il discorso della presidente del Parlamento Urška Klakočar Zupančič che ha fatto un appello all'unità che non tende a edulcorare le aspre divergenze della politica nazionale ma proprio a sollecitare tra gli sloveni un nuovo senso della missione da adempiere per dare slancio e coesione alla società, per assicurare al paese il ruolo che gli spetta in Europa e nel mondo. Si è arrivati così al momento solenne della lettura della formula del giuramento da parte di Nataša Pirc Musar, e del suo primo intervento da Presidente della Repubblica. Con fermezza ha sottolineato che avrà attenzione e rispetto per tutti e dedicherà senza risparmio le sue energie all'interesse generale per poter contare sulla fiducia sia dei rappresentanti del popolo sia dei cittadini sloveni senza distinzione di parte. Pirc Musar ha garantito che proseguirà l'impegno per un rafforzamento delle relazioni nei Paesi dei Balcani occidentali e la loro integrazione nella grande famiglia europea. Nataša Pirc Musar ha invocato il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ha esortato alla tutela dei valori umani, il rispetto di ogni singolo individuo, la lotta alla precarietà del lavoro e, ad un maggiore impegno verso i giovani che rappresentano il futuro del Paese. Al termine del discorso l'Aula ha applaudito la neopresidente della Repubblica.

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Nella giornata del giuramento di Nataša Pirc Musar, il presidente uscente, Borut Pahor, si è rivolto ai cittadini sloveni dal Palazzo presidenziale per l'ultima volta come Capo di Stato: "È stato un grandissimo onore essere il vostro Presidente", ha detto nel suo messaggio di commiato. Pahor ha affermato di essere molto soddisfatto del lavoro svolto, di aver sempre cercato di essere il presidente di tutti, un collante per garantire passi in avanti verso la pacificazione e la riconciliazione. Di essersi adoperato per migliorare l'immagine del Paese nel mondo e per cercare nuovi amici in ogni angolo del globo. Secondo Pahor, tutto è pronto per l'arrivo del nuovo Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar e concluso. "Ancora una volta, le auguro buon lavoro per la sua e la nostra comune soddisfazione".

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La solennità della giornata è stata offuscata dalla notizia divulgata dal sito web della rivista Reporter che gli investigatori della Direzione di Polizia di Lubiana hanno presentato una denuncia alla Procura distrettuale della capitale per il reato di falsificazione di documenti aziendali e le modalità di pagamento di un onorario quando Pirc Musar era presidente della Croce Rossa slovena.

Corrado Cimador