Annunciato la settimana scorsa dall'ormai ex ministro della Salute Šabeder, ecco arrivare in tutte le famiglie della Slovenia un opuscolo con le informazioni, i comportamenti e le raccomandazioni per difendersi dal coronavirus. Cos’è il Covid-19, quali sono i sintomi, come ci si protegge, le precauzioni per chi viaggia, cosa fare quando si ritiene di essere stati contagiati. Sulla costa, area in buona parte bilingue, il recapito del vademecum è iniziato ieri e fra i residenti c'è chi nella cassetta della posta ha trovato anche la versione in italiano, mentre altri solo quella in sloveno. Al netto delle incongruenze di una distribuzione a quanto pare deficitaria, la notizia positiva è che in un momento così difficile per il Paese, Istituto nazionale di sanità e ministero della Salute non hanno dimenticato le legittime attese dei connazionali per un'informazione sull'emergenza coronavirus prodotta anche in lingua italiana. È quello che ha fatto del resto fin dall'inizio il Governo sloveno sul proprio sito con notizie e aggiornamenti sull’allerta epidemia diffusi anche in italiano. Insistere sul rispetto del bilinguismo in una situazione drammatica quale è quella che stiamo vivendo, come ha fatto nei giorni scorsi il presidente dell'Unione italiana Maurizio Tremul, non è una questione di lana caprina, non significa essere pedanti: la lingua è un diritto e nessuno, men che mai adesso, può essere considerato un cittadino di serie B
Ornella Rossetto