Il Ministero dell'Interno sloveno replica agli appunti delle organizzazioni non governative, secondo le quali affronterebbe in maniera non appropriata le richieste di protezione internazionale, respingendo sistematicamente in Croazia i richiedenti asilo. In base all'accordo con Zagabria, la polizia respinge soltanto gli stranieri entrati in Slovenia illegalmente e che durante le procedure di rito non hanno espresso l'intenzione di inoltrare una richiesta analoga nel nostro paese, fanno sapere dal ministero. Per tutti gli stranieri che invece esprimono la volontà di presentare tale richiesta scattano immediatamente le procedure successive presso gli organismi competenti e gli interessati vengono trasferiti nei centri per richiedenti asilo. In base al regolamento di Dublino la maggior parte delle procedure relative al respingimento in Croazia riguardava persone che avevano presentato richiesta di protezione internazionale già nel vicino paese, come emerge dall'evidenza centrale EURODAC e dalla tessera identificativa di richiedente asilo. Pertanto, così il ministero, non si può affermare che a queste persone le autorità croate abbiano sistematicamente impedito l'accesso allo status di protezione internazionale. Dall'ultimo rapporto annuale dell'Agenzia europea per l'asilo emerge inoltre che alle persone riconsegnate alla Croazia in base al regolamento di Dublino, l'accesso al procedimento di verifica per il diritto di asilo era già stato reso possibile, quindi non erano state in alcun modo discriminate. Ricordiamo che uno degli obiettivi principali del regolamento di Dublino è proprio quello di impedire ai richiedenti asilo di presentare domanda in più Stati membri.
Dal 1995 al 2022 la Slovenia ha riconosciuto lo status di protezione internazionale a 1.212 soggetti. 203 lo scorso anno, a 38 lo status di rifugiato, a 164 quello di protezione sussidiaria; quest'ultima è un'ulteriore forma di protezione internazionale. Chi ne è titolare - pur non possedendo i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato - viene protetto in quanto, se ritornasse nel Paese di origine, andrebbe incontro al rischio di subire un danno grave.
Delio Dessardo