I prezzi bassi non costituiscono di per sé una pratica illegale, rileva il Ministero. I gestori degli esercizi commerciali hanno le loro strategie, attraverso le quali determinano i prezzi dei loro prodotti e il ministero dell'Agricoltura, la politica forestale e l'alimentazione non ha alcuna influenza diretta su tutto questo.
"Il progetto di monitoraggio fisico di 15 gruppi alimentari di base è in fase di attuazione da settembre 2022, quando l'ex garante aveva ancora tutti i poteri, tra cui mantenere contatti con i commercianti e, se necessario, trasmettere un rapporto all'agenzia pubblica per la tutela della concorrenza". Come rilevato dalla responsabile del direttorato per l'alimentazione e la pesca presso il Ministero dell'Agricoltura, Ana Le Marechal, Hrovatič non si è mai rivolto all'Agenzia, ne' al Ministero stesso. Agenzia che a sua volta respinge ogni accusa di accordi collusivi tra gli esercizi commerciali. I commercianti possono monitorare in tempo reale l'andamento dei prezzi e quindi adeguarsi, come hanno sempre fatto e continueranno a farlo, non soltanto per la questione del paniere, ma per rimanere competitivi sul mercato. Il Ministero collabora costantemente con l'agenzia per la tutela della concorrenza, organizzate anche due campagne con l'ispettorato del mercato; durante i censimenti non sono state riscontrate irregolarità. Per seguire l'andamento dei prezzi dei 15 gruppi alimentari di base è attivo anche un sito che il Ministero ha messo a disposizione dei consumatori, in modo da assicurare la piena trasparenza. Secondo Igor Hrovatič, il cui mandato è scaduto mercoledì scorso, e che questo lunedì ha diffuso un comunicato, i prezzi dei prodotti alimentari del paniere monitorato sarebbero insolitamente bassi e destano sospetti di pratiche non autorizzate, in quanto quelli al dettaglio sarebbero inferiori a quelli praticati dai fornitori. Non è d’accordo con le affermazioni dell'ex garante nemmeno la Camera che associa gli esercenti delle attività commerciali e che respinge tutte le accuse; se avesse avuto dei sospetti fondati su un monitoraggio dei prezzi non trasparente e regolare avrebbe dovuto denunciare il tutto all'agenzia per la concorrenza.
Delio Dessardo