"La solidarietà non può e non deve essere obbligatoria", si rileva in un comunicato dopo la riunione del consiglio direttivo dell'associazione di categoria. Il suo presidente, Blaž Cvar, ha elogiato la rapida reazione delle autorità per rimediare ai danni causati dalle recenti alluvioni, ha però sottolineato che la Camera dell'artigianato e dell'imprenditoria si oppone alla proposta di una solidarietà obbligatoria, attraverso un contributo o un sabato lavorativo. "Il principio della solidarietà parte dal presupposto che non deve essere obbligatoria, altrimenti può venir considerata una nuova tassazione. Prima di adottare provvedimenti del genere", così ancora Cvar, secondo quanto riporta il comunicato, "vanno fatti calcoli precisi sull'ammontare dei danni nelle aree colpite dalla calamità, sui mezzi raccolti attraverso le donazioni e tramite i fondi dell'Unione Europea. Nel contributo obbligatorio di solidarietà", ha evidenziato Cvar, "sono attualmente incluse anche aziende danneggiate dalle alluvioni e altre che già prima si trovavano in gravi difficoltà finanziarie. Siamo arrivati al secondo pacchetto di provvedimenti tramite una legge di intervento confermata dal governo lo scorso giovedì. Restiamo del parere che per i dipendenti in attesa forzata a causa delle alluvioni dovrebbe venir garantita una copertura al 100 percento dei salari, come durante la pandemia", ha evidenziato ancora Cvar. Secondo il vicepresidente della Camera dell'artigianato e dell'imprenditoria, Peter Pišek, anche la giornata di solidarietà, il 14 agosto, è stata una misura sbagliata. "Ci è costata molto" ha detto, "in quanto chi ha lavorato quel giorno ha ricevuto l'aggiunta per lavoro festivo". Per quanto riguarda la moratoria sui crediti, secondo Pišek, questi andrebbero cancellati a quanti nelle alluvioni hanno perso tutto.
Delio Dessardo