Foto: BoBo/Ptujinfo
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Le proteste sono auto-organizzate, per questo il sindacato degli agricoltori non ne ha preso parte, ma, nonostante ciò, ha espresso pieno sostegno per i contadini. Si tratta di una manifestazione che fa parte di una protesta congiunta contro la politica agricola europea, ha spiegato Anton Medved, presidente del sindacato, difendendo il settore e tutti i suoi lavoratori in quanto questo è il risultato di una “situazione finanziaria negativa, che deriva dalla transizione verde e decisioni geopolitiche sbagliate”. Gli agricoltori hanno evidenziato una serie di richieste, all’incirca trenta, tra cui la protezione delle terre agricole, una modifica alla legge sulla protezione degli animali e una soluzione riguardante l’esenzione dalla tassazione dei pagamenti per le aree con fattori limitanti per l’attività agricola. A Ptuj erano tra i 50 e i 60 gli agricoltori a bordo dei loro trattori che si sono riuniti in strada, davanti al centro commerciale, esprimendo il loro malcontento per le condizioni attuali in cui si trovano; vicino a Celje invece circa 200 contadini si sono radunati per protestare contro la legislazione fiscale, che grava pesantemente sulle aziende agricole di piccole dimensioni. Gli agricoltori chiedono di essere ascoltati, per questo si sono detti pronti per una protesta “ancora più grande” se necessario; hanno chiesto di incontrare il ministro delle Finanze Klemen Boštjančič entro martedì prossimo, ultimo tentativo per poter trovare un accordo e fermare le proteste.

B.Ž.