Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo
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Rilevata la necessità di rafforzare ulteriormente la collaborazione nella lotta al terrorismo e al traffico di esseri umani. Il Ministro dell’Interno sloveno Boštjan Poklukar ha parlato di "nuova realtà" nel contesto della mutata situazione della sicurezza in Ucraina, nei Balcani e in Medio Oriente. In quest'ottica ha sottolineato l'importanza dello scambio transfrontaliero di informazioni sia a livello politico che tra le forze di polizia, in quanto nessun paese può farcela da solo. In relazione alla minaccia terroristica Poklukar ha richiamato l'attenzione sulla radicalizzazione online e ha collegato la minaccia terroristica alla questione migratoria, evidenziando l'importanza della sicurezza delle frontiere esterne dell'Unione Europea. In tale contesto ha definito un passo fondamentale la cooperazione dell'Unione europea e delle sue agenzie con i paesi dei Balcani occidentali. Particolare attenziona e' stata dedicata alle migrazioni attraverso la cosiddetta rotta balcanica, con il problema del traffico di esseri umani. Poklukar ha espresso particolare soddisfazione per la presenza alla riunione della direttrice dell'Agenzia europea per l'asilo, Nina Gregori. Il commissario agli iinterni, Magnus Brunner ha sottolineato dal canto suo l'importanza del lavoro svolto dalle agenzie dell'Unione europea nella lotta contro il terrorismo e la tratta di esseri umani; quest'ultimo fenomeno, ha rilevato, è legato ad altre forme di criminalità organizzata. Lo scorso anno si è registrato un calo del 78 percento degli attraversamenti irregolari delle frontiere lungo la rotta balcanica. La Slovenia mantiene comunque i controlli ai confini con Ungheria e Croazia, introdotti nell'ottobre 2023 a causa del deterioramento della sicurezza in Medio Oriente e della crescente minaccia terroristica. Per gli stessi motivi, l'Italia ha introdotto la misura al confine con la Slovenia.

Delio Dessardo