Gli immobili potenzialmente esposti alle alluvioni verranno sottoposti a una nuova ispezione da parte dei servizi competenti nonostante le misure per la loro tutela siano attualmente ancora in fase di pianificazione. A renderlo noto è il Capo dell'Ufficio governativo per la ricostruzione dopo le alluvioni e le frane dell'agosto scorso, Boštjan Šefic, secondo cui verranno a breve prese delle misure precauzionali nel caso il Paese venga nuovamente colpito da eventi meteorologici estremi. Il processo di è dimostrato particolarmente ostico, ha spiegato Šefic, anche a causa delle numerose perizie e stime immobiliari che attendono ancora di venir completate. Rispondendo alle domande in merito a un'eventuale decisione degli inquilini di non abbandonare gli immobili di cui è prevista la demolizione, Šefic ha risposto che in alcuni casi sarà concessa una proroga, ricordando comunque che la priorità al momento rimane quella di sgomberare le aree a rischio. A pochi giorni dal primo anniversario del peggior disastro naturale in Slovenia, il Segretario di Stato per l'ambiente, lo spazio, il clima e il dialogo con le organizzazioni non governative presso l'Ufficio del premier Jure Leben ha fatto visita alle aree più colpite. In merito alla situazione attuale ha spiegato che nell'ultimo mese si è assistito a un'accelerazione delle attività, soprattutto da parte della società di consulting e gestione, DSU, che si occuperà delle future procedure di acquisto, della rimozione degli immobili a rischio nonché della costruzione di strutture sostitutive. Leben ha inoltre spiegato che i proprietari degli edifici destinati alla rimozione hanno al momento due sole possibilità, accettare il risarcimento o affidarsi alla società di consulting che provvederà alla costruzione di un nuovo immobile.
M.N.