Per la prima volta dal 9 settembre i contagiati si contano su due cifre - 83 su 2.333 test PCR, il 3,6 per cento. Ed è anche la prima dal 10 ottobre in cui non si è registrato alcun decesso legato al Covid. Cala ulteriormente la pressione sugli ospedali, i ricoverati sono 112, mentre scende a 37 il numero dei pazienti nelle terapie intensive. Il governo ha approvato alcuni allentamenti. Da lunedì negozi e servizi riprendono ad operare senza restrizioni. Orario limitato solo nei locali notturni. Dal 27 giugno i visitatori potranno assistere alle manifestazioni culturali anche in piedi - finora era obbligatorio occupare i posti a sedere. Alle manifestazioni all'aperto non sarà più necessario indossare la mascherina, si dovrà però mantenere un metro e mezzo di distanza tra le persone. Pubblico limitato a cento visitatori, vale lo stesso per le funzioni religiose. Sarà permesso organizzare anche manifestazioni per più di cento persone ma a condizione che i partecipanti certifichino l'avvenuta vaccinazione, test o guarigione.
Novità anche per il trasporto pubblico: a partire dal 21 giugno i conducenti degli autobus non saranno più tenuti a fare periodicamente il test-Covid, mentre resta l'obbligo di sottoporsi al tampone per i tassisti fino a quando l'incidenza dei contagi sui 14 giorni resterà sopra i 50 ogni 100mila abitanti. Gli autobus potranno accogliere il numero pieno di passeggeri per i quali rimane l'obbligo di salire sul mezzo mettendo la mascherina.
Il governo sloveno ha approvato la proposta della nuova Legge di intervento che prevede in primis finanziamenti per i comparti della ristorazione e del turismo, fortemente colpiti dalla pandemia. Ai suddetti settori la normativa concede 243 milioni di euro. Prevista inoltre l'emissione di nuovi vaucher turistici da 100 euro per i maggiorenni e da 50 per i residenti in Slovenia minori di 18 anni.
Nella riunione l'esecutivo ha anche accolto le proposte di Legge sugli investimenti e quella sui provvedimenti urgenti a favore della Sanità. Il primo prevede contributi di quasi due miliardi di euro spalmati nel prossimo decennio che serviranno, tra l'altro, a modernizzare le strutture ospedaliere e costruirne di nuove specialmente nell'ambito del Centri clinici universitari di Lubiana e Maribor. La Legge sugli interventi urgenti riguarda invece obiettivi più immediati come l'aggiornamento delle applicazioni sanitarie on-line e le condizioni per la vendita o donazione dei vaccini in eccesso. (a.c.)
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