Inflazione in ulteriore aumento in Slovenia. A luglio è stata dell'11 percento su base annua, di tanto è cresciuto mediamente il costo della vita. Ancora una volta a farla da padrone i prezzi dei derivati petroliferi. Hanno parzialmente mitigato l'inflazione mensile, risultata dell'1 percento, i saldi estivi di abbigliamento e calzature, fa sapere l'ufficio centrale di statistica.
Si tratta dell'inflazione più alta dall'agosto 1995, quando fu sugli stessi livelli, mentre nel luglio dello stesso anno fu leggermente superiore, dell'11,7. Sull'aumento annuale del costo della vita hanno contribuito maggiormente, come detto, i derivati petroliferi, con 2,1 punti percentuali. Rincari complessivi dei carburanti liquidi del 49,7 percento, benzina del 41,1, diesel del 41 percento. Hanno fatto la loro parte i prezzi dei generali alimentari, con due punti percentuali, rincari in media del 13,5 percento. Corrente elettrica più cara del 30,4 percento. Dati che non fanno che confermare l'andamento degli ultimi mesi, con un caro energia e un caro alimenti che non concedono tregua. Inflazione record, anche se più bassa rispetto a quella slovena, nell'Eurozona, con l'8,9 percento. Lo dicono i dati preliminari di Eurostat, che individua a sua volta nei rincari dei derivati petroliferi il fattore principale dell'aumento del costo della vita.
Per quanto riguarda la crescita economica, l'Eurozona ha chiuso il secondo trimestre dell'anno con un aumento del PIL dello 0,7 percento, l'intera Unione Europea dello 0,6. rispetto al primo trimestre. Confrontando il secondo trimestre 2022 con quello del 2021, l'incremento è stato invece del 4 percento. I dati diffusi oggi non comprendono ancora la Slovenia. I dati dell'ufficio statistico nazionale saranno disponibili a metà agosto.
Delio Dessardo