Dopo il ponte di Primo maggio entrano nel vivo le consultazioni tra il probabile mandatario Robert Golob, leader del Movimento libertà, con i Social-democratici e il Parito Sinistra. L'SD aspirerebbe alla guida di quattro dicasteri, tra cui gli Esteri con principale candidata la leader del partito Tanja Fajon. Levica invece chiederebbe tre Ministri, tra cui la Cultura, mentre gli altri dieci Ministeri sarebbero di competenza del Movimento libertà. Per gli Interni viene data per favorita l'ex direttrice generale della polizia Tatjana Bobnar, alle Finanze il bancario Igor Stebernak e la vicepresidente del movimento Marta Kos - l'altra vicepresidente Urška Klakočar Zupančič sembra destinata a prendere le redini della Camera di Stato. Non si fa più il nome di Danijel Bešič Loredan alla Sanità, nome che in precedenza era stato dato tra i papabili.
Potrebbero venir coinvolti nella squadra di governo anche Alenka Bratušek e Marjan Šarec che con i loro partiti non hanno superato la soglia per entrare in parlamento, non vi entrerebbero come ministri ma in qualità di segretari di stato. Nelle intenzioni di Golob l'istituzione di un nuovo Ministero per l'Università, la ricerca e la digitalizzazione separato da quello per l'Istruzione e lo Sport - e l'integrazione dei Ministeri all'Infrastruttura e all'Ambiente in un unico dicastero. Il nuovo esecutivo, che dovrebbe essere composto circa per metà da Ministri donne, sarà completato salvo imprevisti nell'arco di un mese. Golob auspica che possa essere operativo nella prima metà di giugno. (a.c.)
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