Grave errore, conseguenza di un precedente errore, all'istituto di oncologia di Lubiana. Un paziente è stato operato a fine novembre per un tumore allo stomaco, che gli è stato asportato. Successivamente la scoperta che l'intervento è stato eseguito su un soggetto sano, che è venuto a saperlo dopo alcuni mesi. Come spiegato ai media, nel Centro di medicina Barsos, specializzato in diagnostica, erano stati scambiati i campioni di tessuto di due pazienti. Non è chiaro come ciò sia potuto accadere. L'errore è venuto alla luce ai primi di gennaio, quando dall'istituto oncologico hanno informato il centro diagnostico che gli esami dell'organo asportato al paziente non avevano riscontrato la presenza di cellule cancerogene. A quel punto sono scattate verifiche incrociate in entrambi gli istituti e sono stati subito contattati entrambi i pazienti. Quello al quale era stato diagnosticato il tumore e che è stato poi operato è stato contattato per telefono alcuni mesi dopo l'intervento con la spiegazione che i medici si erano sbagliati e che in realtà non aveva nessun tumore. "Purtroppo non è ancora possibile dire con certezza dove si sia verificato l'errore nella nostra procedura, ma ci rammarichiamo profondamente per il fatto che i campioni siano stati scambiati e quindi abbiano danneggiato il paziente", ha detto Urša Murn, direttrice del centro diagnostico Barsos. Per questo motivo hanno richiesto un'ispezione straordinaria dell'Ufficio Controllo, Qualità e Investimenti nella Sanità, al quale è stato segnalato l'accaduto. Rammarico è stato espresso anche dal Ministero della Salute. "Ci rendiamo conto della serietà della situazione, che influisce direttamente sui pazienti, i loro familiari e anche sul personale sanitario. Tutte le istituzioni coinvolte verranno sollecitate ad avviare un rigoroso controllo interno per fare piena luce su quanto successo". Il ministero è venuto al corrente della vicenda questo giovedì. Dall'ordine dei medici rilevano che ad ogni errore che si verifica nella sanità vanno dapprima accertati tutti i fatti, dopodiché' scattano i provvedimenti per impedire che tali errori si ripetano.
Delio Dessardo