"La gestione degli ospedali in Slovenia non va come dovrebbe, per questo motivo il governo ha deciso di procedere alla sostituzione dei consigli di amministrazione in nove istituti". Lo ha annunciato il Ministro della Salute, Danijel Bešič Loredan, al termine della riunione settimanale del Consiglio dei ministri. Il provvedimento riguarda i cinque ospedali più grandi e quattro minori in condizioni finanziarie critiche. Le perdite maggiori riguardano il centro clinico universitario di Lubiana, con 24 milioni di euro, seguono gli ospedali di Celje e Slovenj Gradec, rispettivamente con 4,4 e 4 milioni di euro, poi il centro clinico di Maribor, con 3,5 e l'ospedale di Murska Sobota con 1,5 milioni di euro. Come primo passo si cercherà di stabilizzare la situazione, nella fase successiva si penserà a riportare i bilanci in positivo entro l'anno. Creato un apposito ufficio all'interno del ministero per monitorare in maniera costante la gestione negli ospedali; a guidarlo sarà Aleš Šabeder, ministro della salute nel governo Šarec ed ex direttore del centro clinico lubianese. Šabeder, presentando il quadro finanziario delle strutture ospedaliere, ha spiegato che lo scorso anno i 21 ospedali sloveni hanno registrato complessivamente un utile di 5,5 milioni di euro, anche grazie ai mezzi di bilancio. "Lo stato ha versato nel 2021 agli ospedali quasi 300 milioni di euro; buona parte, 234 milioni a titolo di aggiunte Covid. Quest'anno però la situazione è alquanto allarmante", ha aggiunto Šabeder, sono ben 15 le strutture ospedaliere con i conti in rosso, per complessivi 41 milioni di euro. Da qui la necessità di intervenire, anche a causa dei numerosi casi di insolvibilità, con conseguente difficoltà a far fronte agli obblighi, non soltanto per il versamento dei salari, ma anche per gli aumentati costi dei servizi e delle spese materiali, cresciute dal 2019 al 2021 di ben 133 milioni di euro.
Delio Dessardo