Una grande impresa sanitaria e umanitaria è quella che si sta portando avanti in questi mesi, secondo il presidente della Repubblica Borut Pahor, la cui portata sarà chiara solo alla fine di questa pandemia. Una dichiarazione fatta a margine della visita ad una serie di istituzioni della città di Celje; dove, ha sottolineato il presidente, prevaleva la speranza di porre fine con successo a questa crisi sanitaria, soprattutto grazie al vaccino. Per questo Pahor ha invitato il governo a continuare a prendere misure per frenare l'epidemia del Nuovo Coronavirus, sempre in modo proporzionato, appropriato e tempestivo; e i cittadini a rispettarle, oltre che a sottoporsi alla campagna vaccinale anti-Covid quando arriverà il loro turno.
Al 13 gennaio in Slovenia i vaccinati contro il Covid sono 29561, ma il loro numero dovrebbe essere destinato a vedere un importante incremento a fine gennaio, quando dovrebbe essere distribuito in tutta Europa anche il vaccino dell’AstraZeneca.
A partire dal 18 gennaio, il governo ha nominato segretario di stato nell'ufficio del primo ministro Jelko Kacin, attuale portavoce dell’esecutivo per il Covid-19, che andrà a coordinerà la parte logistica della vaccinazione di massa contro il Covid-19 organizzata dall’istituto nazionale di sanità. Kacin ha confermato alla STA che sarà sostituito nel suo attuale ruolo dalla sua vice Maja Bratuša.
Barbara Costamagna