Il presidente della repubblica Borut Pahor per il convegno sulla demografia, il quarto di fila, ha invitato, per la prima volta, anche i partiti politici, che giocano un ruolo centrale, ha detto, nella definizione delle politiche nazionali. Dalla sua indipendenza ad oggi la Slovenia non ha mai avuto una strategia demografica, ha rilevato il capo dello stato, e il tema non è mai stato affrontato in modo serio e capillare. La popolazione sta progressivamente invecchiando, nascono sempre meno bambini, ancora Pahor, siamo testimoni di grandi mutamenti socio culturali, come i fenomeni migratori, ed è responsabilità di tutti, a partire dalla politica, cercare di fare qualcosa per arginare i problemi e individuare delle soluzioni per offrire un futuro al paese e alle giovani generazioni. Il presidente si è detto molto soddisfatto del confronto aperto ma molto pacato che si è sviluppato nel corso dei lavori.

Il 19 percento della popolazione slovena ha più di 65 anni, la quota è destinata ad aumentare progressivamente nei prossimi decenni hanno sottolineato dall'Ufficio per le analisi macroeconomiche, mentre ogni anno nascono circa 10 mila (un terzo) meno bambini. Ci vogliono politiche strutturali per far ripartire la natalità, garantire politiche sociali ad esempio sul modello scandinavo, offrire migliori condizioni di vita ai giovani che finiti gli studi universitari preferiscono cercare lavoro all'estero. Le misure vanno addottatte oggi anche se i primi effetti si vedranno appena tra una decina di anni. Diminuisce anche la percentuale della popolazione attiva, la Slovenia fanalino di coda in Europa alle spalle della Grecia, non si fa nulla per incentivare la formazione della terza età.

Una politica migratoria positiva, è stato detto da più parti, potrebbe contribuire allo sviluppo della società, "importare" conoscenza dall'estero e non unicamente destinare agli immigrati i lavori meno qualificati. Vanno ripensate anche le politiche di integrazione, a partire dall'insegnamento della lingua slovena non solo ai bambini ma anche ai loro genitori. Il tema demografico ha detto Janez Janša leader del partito democratico è di fondamentale imporanza, non è solo una questione di numeri ma anche di politiche sociali, in Europa dove hanno tentato di integrare con forza è stato un disastro, citando le periferie di Parigi e Londra e il centro di Bruxelles; critico verso una politica migratoria troppo morbida anche il leader del partito nazionale Zmago Jelinčič.

Il tema è stato affrontato nel corso della quarta tavolta rotonda promossa dal presidente della Repubblica Borut Pahor, nel Palazzo presidenziale, che con un ciclo di incontri vuole far "dialogare" esperti, politica, giovani e opinione pubblica su questioni di grande attualità.
(ld)

Foto: BoBo
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