Il leader dell'SDS, Janez Janša, ha ribadito che nell'incontro si è parlato dei contenuti dei programmi dei quattro partiti e delle priorità del potenziale esecutivo. Alla luce di quanto emerso, ha sottolineato Janša: "È possibile elaborare una coalizione di maggioranza, che gestisca e risolva i problemi attuali e possa compensare ad eventuali ritardi". Gli schieramenti hanno vedute convergenti, pertanto ci sono le condizioni per formare una maggioranza.
Janša non ha dubbi che alla Camera di Stato otterrà il mandato per formare un nuovo governo. Ma ha precisato di essere interessato solo alla nascita di una coalizione in grado di risolvere i problemi, senza ricorrere ogni due anni alle urne ed ha ribadito che l'SDS è disposta anche alle elezioni.
Le consultazioni per formare una nuova coalizione con i partiti SMC, DeSUS e NSi, secondo Janša, procedono come sovente accade nella formazione di una coalizione. Il secondo round, rispetto al primo, è stato più articolato, perché' nel frattempo i partiti hanno avuto modo di discutere in seno alle rispettive formazioni ed il risultato è che sul tavolo sono state poste questioni molto più frastagliate. "Le priorità però - ha proseguito - vanno soppesate con attenzione, in quanto, bisogna tener conto delle finanze pubbliche, e non tutto ciò che è stato proposto potrà anche essere realizzato.
Intanto si respira aria di crisi in seno al Partito Alenka Bratušek, al suo interno c’è chi è pronto a dare sostegno alla formazione di un’eventuale coalizione di governo. Alcuni suoi parlamentari hanno avuto dei contatti e sono pronti a cooperare con la nuova realtà. In particolare, il parlamentare Marko Bandelli ha dichiarato alla STA che verosimilmente sarebbe disposto a votato per la nascita del governo Janša.
Corrado Cimador
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