L'iniziativa civile a difesa dei bambini ha proposto una petizione sottoscritta finora da circa 7.500 persone con la quale intende evitare che gli alunni vengano sottoposti al test rapido in occasione della riapertura delle scuole, prevista il 12 aprile. L'Iniziativa dei test rapidi per gli studenti e gli alunni dell'ultima triade delle scuole dell'obbligo è stata annunciata ieri dal Ministro della salute Janez Poklukar. Pure i presidi sono sorpresi e scettici in merito all'iniziativa annunciata dal ministro. Il Capo dicastero della salute aveva annunciato che a partire dalla prossima settimana gli operatori scolastici sarebbero stati abilitati ad eseguire i test in maniera che una volta riaperte le scuole si possa procedere con lo screening, che verrà eseguito il giovedì e il venerdì, in modo tale che eventuali casi di positività possano venir confermati anche dal test molecolare o PCR entro il lunedì successivo. L'iniziativa civile, tuttavia, afferma che non consentirà l'esecuzione dei test rapidi in quanto rappresentano una violazione dei diritti umani fondamentali. La presidente dell'Associazione delle scuole medie superiori e delle case dello studente della Slovenia, Frančiška Al-Mansour, ha detto che le scuole medie hanno ricevuto una circolare dal Ministero dell'Istruzione, che li impone di verificare l'interesse da parte degli studenti per eseguire il test rapido senza fornire altri dettagli in merito alle modalità con le quali i test verranno effettuati. Al Mansour ha sottolineato che da un primo sondaggio soltanto il 10 percento degli interpellati si è detto interessato al test.
Corrado Cimador